Legge 104: le agevolazioni che non richiedono il cambio di residenza, ecco quali sono

Prestare assistenza a un disabile grave concede delle agevolazioni, ma quale dev’essere la residenza del caregiver? 

Fungere da caregiver assicura il diritto a tre giorni di permesso mensili retribuiti, così da potersi assentare dal lavoro per accompagnare la persona disabile a fare controlli ospedalieri o per prestarle la necessaria assistenza. Oltre a questo, i lavoratori che fanno da caregiver hanno diritto a usufruire di un permesso retribuito di due anni nell’arco dell’intera vita lavorativa allo scopo di assistere l’ammalato.

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L’assistenza disabili secondo la legge 104 – ilovetrading.it

Possono chiedere di diventare caregiver secondo la legge 104 tutti i parenti del disabile ma anche gli affini, cioè i parenti del coniuge. Purtroppo però la legge 104 può essere applicata soltanto a lavoratori dipendenti: non possono in alcun modo diventare caregiver riconosciuti dalla legge i lavoratori autonomi, i domestici, i lavoratori agricoli che lavorano a giornata, i lavoratori parasubordinati.

Naturalmente, la Legge 104 si applica solo ed esclusivamente a quei disabili e a quei malati gravi che non sono ricoverati in maniera permanente presso strutture ospedaliere o case di cura giacché, in questa situazione, le mansioni di assistenza e supporto sono svolte totalmente dal personale ospedaliero o della struttura in questione.

Nella maggior parte dei casi i caregiver, cioè coloro che si occupano di prestare supporto alle persone disabili della propria famiglia, vivono con la persona di cui si prendono cura. Questo significa che spesso i caregiver hanno la stessa residenza della persona assistita. Fortunatamente non si tratta di un requisito indispensabile e si può diventare caregiver di persone che abitano in una residenza diversa dalla nostra, ma solo ad alcune condizioni.

Cosa succede se il parente da assistere vive in un altro comune?

In questo caso è necessario fare un’ulteriore specifica: se il parente da assistere vive a poca distanza dalla casa di chi gli presta le cure, non c’è alcun cambiamento rispetto alla situazione classica in cui assistente e assistito vivano alla stessa residenza.

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Ci sono limiti di residenza per la legge 104? – ilovetrading.it

Se invece il caregiver vive ad almeno 150 chilometri di distanza dalla persona che deve assistere, il lavoratore – caregiver che chiede un permesso dovrà presentare anche il titolo di viaggio con cui ha intenzione di spostarsi da un comune all’altro. In alternativa il caregiver potrà presentare qualsiasi altro tipo di documentazione, a patto che sia utile a certificare oltre ogni dubbio che lo spostamento è avvenuto allo scopo di fornire l’assistenza al disabile.

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