L’azienda può rifiutare o rinviare il congedo di 2 anni per legge 104? Regole e chiarimenti

In base alla Legge 104, l’avente diritto può chiedere due anni di congedo, in via continuata o frammentata; spesso sorgono problemi con i datori di lavoro.

Aziende e datori di lavoro possono esprimere resistenze di fronte alla richiesta di due anni di congedo straordinario. E ciò nonostante il fatto che la legge apra formalmente alla possibilità di ottenere due anni di permesso, sempre retribuito, per gravi e documentati motivi familiari.

Congedo 2 anni 104
Rinvio congedo di 2 anni con legge 104 – ilovetrading.it

Tale agevolazione lavorativa è concessa ai lavoratori dipendenti che assistono il coniuge o un familiare con disabilità grave certificata. Per ottenere i benefici della Legge 104, il disabile deve ovviamente sottoporsi a una visita medico-legale, da prenotare presso l’INPS tramite il proprio medico curante.

I beneficiari sono i disabili in situazione di gravità, i genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili. E ancora: i coniugi, i parenti o gli affini entro il secondo grado di familiari disabili. E il diritto può essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado, ma soltanto se i genitori o il coniuge della persona con disabilità abbiano compiuto 65 anni di età o siano deceduti o mancanti.

La persona che assiste il disabile ha dunque diritto a tre giorni di permesso mensile. Ed è possibile richiedere dei congedi dal lavoro della durata massima di due anni, nell’arco della vita lavorativa, sempre per assistere il disabile. Lo prevede l’articolo 42 del DLgs 151/01, secondo cui questi due anni sono usufruibili in maniera continuativa ma anche in maniera frazionata. Fra un periodo e l’altro, in questo caso, è necessaria l’effettiva ripresa di servizio.

Il datore di lavoro o l’ente pubblico può rinviare la decorrenza del congedo?

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che i periodi di congedo richiesti “rientrano nel limite massimo globale spettante a ciascun lavoratore ai sensi dell’art. 4, comma 2 , della legge 53/2000, di due anni di permesso, anche non retribuito, per gravi e documentati motivi familiari”. Con la 104, invece, la retribuzione non può essere toccata.

104 e congedo straordinario
Congedo straordinario: può essere rifiutato? – ilovetrading.it

Durante il congedo i beneficiari non possono svolgere alcun tipo di attività lavorativa, e devono, al rientro in servizio, produrre un’idonea dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante tale circostanza.

Il congedo non può essere riconosciuto a più di un lavoratore per l’assistenza alla stessa persona (referente unico). Per legge l’azienda o il datore di lavoro non possono mai rifiutare il congedo straordinario. Possono però riservarsi il diritto di fissare una data diversa per la decorrenza, a patto che l’intenzione venga comunicata sia al lavoratore che all’INPS.

Il datore di lavoro privato o l’ente pubblico possono quindi rinviare l’inizio del congedo straordinario fino a un massimo di trenta giorni, per esigenze d’ufficio, al fine di garantire la continuità dei servizi erogati.

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