Un concetto che a molti non è chiaro è cosa significa pagare l’IVA a margine. Fai attenzione: se sbagli rischi di incappare in multe.
L’IVA, ovvero l’imposta sul valore aggiunto, è un’imposta che gli Italiani conoscono molto bene e con cui devono avere a che fare spesso. Si tratta un’imposta indiretta applicata sull’acquisto di beni e servizi. Il produttore fa rivalsa IVA sul grossista, che la fa a sua volta sul dettagliante che a sua volta la farà sul consumatore. Si tratta, quindi, di quella che si può definire un’imposta a cascata.
Questa imposta intacca l’intero prezzo. Questo vuol dire che se il dettagliante ha pagato al grossista 100 euro + IVA, il dettagliante farà poi rivalsa IVA applicandola sui 100 euro e il ricarico del suo guadagno. Di conseguenza, se il rivenditore che ha acquistato il prodotto a 100 euro + IVA decide di rivenderlo a 200 euro, il prezzo finale per il consumatore sarà di 200 euro + IVA. L’imposta, in altre parole, è calcolata sui 200 euro, non su quella originale. Esiste, però, un certo regime IVA che non funziona così. Stiamo parlando del regima IVA del margine, nel quale l’IVA si applica solo sulla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto, ed è riservato a certe categorie di contribuenti specifiche.
Il regime IVA ordinario prevede, al momento, quattro tipi di aliquote: quella ordinaria e quelle ridotte per certi tipi di beni e servizi. L’aliquota ordinaria è del 22%, a cui si affiancano quelle secondarie: per alimenti, bevande e prodotti agricoli abbiamo il 4%, con alcuni alimenti specifici al 5%. Infine c’è l’aliquota del 10% per certe forniture come l’energia elettrica e il gas, i medicinali, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per certi beni e servizi. Le cose funzionano diversamente nel regime IVA a margine.
Quando si parla di regime IVA a margine, invece, solo l’utile lordo realizzato dal rivenditore è assoggettato all’IVA. Di conseguenza, viene assoggettata solo la differenza tra prezzo di vendita e acquisto. Questo regime è riservato a due categorie: chi per professione esercita il commercio di beni mobili usati e chi non esercita attività di commercio per professione ma occasionalmente cede beni usati. Questo regime è pensato per evitare la doppia imposizione IVA, quindi per evitare che venga assoggettata una nuova imposta per un prezzo che non è stato oggetto di rivalsa IVA.
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