Nel 2024 diverse novità attendono i lavoratori riguardo alle buste paga e agli stipendi: attenzione cambia tutto.
Tra settembre e dicembre il governo Meloni dovrà decidere quali misure inserire nella legge di Bilancio.
![Come cambiano buste paga e stipendi nel 2024](https://www.ilovetrading.it/wp-content/uploads/2023/09/buste-paga-15092023-ilovetrading.it_.jpg)
Tuttavia, sono tante le difficoltà incontrate anche a causa delle poche risorse a disposizione. Però, sul fronte stipendi ci sono tante novità che dovrebbe far salire gli importi nella busta paga.
Le novità attese nelle buste paga e negli stipendi nel 2024
Gli aumenti degli stipendi potrebbero avvenire sia con la conferma del taglio del cuneo fiscale sia grazie agli effetti della riforma fiscale.
![Aumenti stipendio e buste paga dal 2024](https://www.ilovetrading.it/wp-content/uploads/2023/09/stipendio-15092023-ilovetrading.it_.jpg)
Tutto dipende dalla legge di Bilancio nella quale dovrà essere confermata o meno il taglio del cuneo fiscale. Ricordiamo che da luglio è salito al 7% per i redditi fino a 25mila euro e al 6% per i redditi fino a 35mila euro. Di conseguenza, gli aumenti netti nelle buste paga sono stati tra i 70 e i 100 euro; aumenti che avranno efficacia fino a dicembre.
Se il governo deciderà di non confermare o di ridurre il taglio del cuneo fiscale, gli stipendi diminuiranno e davanti a questa eventualità i lavoratori tremano.
In realtà, come spiega Money.it, sembra che il governo escluda questa possibilità perché è consapevole che gli aumenti nella busta paga dei lavoratori potrebbe contribuire a una ripresa economica.
Come abbiamo detto in precedenza, un modo per aumentare le buste paga è con la riforma fiscale che modifica gli scaglioni e le aliquote Irpef. Ciò sarà possibile riducendo le trattenute fiscali che sono applicate ogni mese sullo stipendio lordo dei lavoratori.
Dal 2024 le aliquote esistenti potrebbero passare da 4 a 3, cambiando di conseguenza anche gli scaglioni di reddito, accorpandone alcuni e modificando la tassazione degli altri.
Tra le opzioni l’assorbimento in un’unica aliquota dei primi due scaglioni, ossia quelli del 23% e del 25% che corrispondono rispettivamente a redditi di 15mila euro e 28 mila euro annui.
Tra le proposte per aumentare gli importi in busta paga si pensa a una detassazione della tredicesima. In altre parole, si tratta di una tassazione diversa da applicare sulla tredicesima mensilità che potrebbe essere del 15% per i redditi fino a una determinata soglia ancora da definire. Questa poi salirebbe con il crescere del reddito fino alla tassazione ordinaria.
Altre detassazioni potrebbero essere applicate ai premi produttività e alle ore di straordinario.
Comunque sia, per avere una conferma su queste novità oppure per eventuali altre modifiche sulle buste paga bisognerà attendere la pubblicazione della legge di Bilancio.