Tachicardia: si rischia la vita, ma tanti neppure se ne accorgono | Come riconoscerla per salvarsi

Molti sanno cos’è la tachicardia, ma in pochi sanno che il rischio è elevato. Ecco come riconoscerla per salvarsi la vita.

La tachicardia, ovvero l’accelerazione del battito cardiaco, può essere causata da situazioni di stress come un primo appuntamento o un colloquio di lavoro.

tachicardia
Come riconoscere la tachicardia-ilovetrading.it

Sebbene spesso sia innocua, in alcuni casi può essere la spia di condizioni sottostanti gravi come le aritmie, che possono esporre a un grave rischio. È importante riconoscere questi casi per evitare conseguenze serie.

La tachicardia è una condizione in cui il battito cardiaco supera i 100 battiti al minuto, ma può essere normale in alcune situazioni come lo sforzo fisico o l’agitazione.

La frequenza cardiaca può aumentare per diversi fattori come la nicotina, l’alcol, l’eccesso di caffeina e la febbre.

La tachicardia può anche essere causata da condizioni patologiche come l’ipertiroidismo, le cardiopatie, l’abuso di stupefacenti o alcuni farmaci.

Tachicardia e aritmia: come distinguere l’una e l’altra

Ci sono differenze tra tachicardia ed extrasistole: nella prima i battiti sono ritmici e regolari, mentre nella seconda si percepisce che un battito manca.

Tracciato del cuore
Differenza tra tachicardia ed extrasistole-ilovetrading.it

Le aritmie si verificano per un’anomalia degli impulsi elettrici del cuore e possono causare sintomi come sensazione di svenimento, respiro corto e palpitazioni.

Se non trattate, le aritmie possono portare al peggioramento di condizioni patologiche gravi, tipo l’ictus, l’insufficienza cardiaca, l’arresto cardiaco e l’infarto.

La fibrillazione atriale è una delle aritmie più comuni, soprattutto dopo i 60 anni e se ci sono patologie polmonari e cardiovascolari.

La tachicardia ventricolare, invece, è una forma grave di aritmia che può portare alla morte improvvisa ed è spesso associata alle cardiopatie.

La diagnosi viene effettuata dal cardiologo tramite un elettrocardiogramma e, in caso di aritmia parossistica, viene prescritto un Holter 24h ECG.

La terapia farmacologica o elettrica può essere prescritta per le aritmie ipercinetiche, mentre le bradicardie possono richiedere l’uso di un pacemaker.

Alcune forme di tachicardia non richiedono alcun trattamento, mentre in altri casi è di fondamentale importanza intervenire tempestivamente.

Le palpitazioni non devono essere sottovalutate, soprattutto se sussiste il sospetto di una possibile patologia cardiaca.

Tra i fattori di rischio, vi è la presenza di casi di svenimento oppure di morte per problemi cardiologici all’interno della famiglia.

Non ci sono terapie preventive per le aritmie e chi ha qualche familiarità con le patologie cardiovascolari dovrebbe consultare uno specialista cardiologo per esami di controllo cadenzati, soprattutto se si è in presenza di una cardiopatia chiamata “precedente infarto”, una malattia valvolare o una cardiomiopatia.

In linea generale, un modo per ridurre il rischio di aritmie è adottare uno stile di vita equilibrato. Per esempio, alcune abitudini che sono associate al rischio cardiovascolare includono un’assunzione elevata di grassi saturi, il fumo di sigaretta e la sedentarietà.

Al contrario, il rischio può essere ridotto attraverso una dieta equilibrata, che preveda un’ampia varietà di legumi e vegetali, e l’adozione di un’attività fisica regolare, anche di intensità moderata.