In Italia il tumore ai polmoni provoca ogni anno circa 5.000 decessi, soprattutto quando si sviluppa nei fumatori. Presto però potrebbe arrivare una nuova terapia.
Come per tutti i tumori esistono diverse forme di carcinoma polmonare ma una delle più diffuse e più studiate è quella nota con l’acronimo NSCLC (non a piccole cellule). Circa l’85% di casi diagnosticati di tumore al polmone presenta questa diagnosi e presenta un tasso di sopravvivenza basso. Entro i primi 5 anni sopravvivono in media il 16% degli uomini e il 23% delle donne.
Nei prossimi anni questi numeri scoraggianti però potrebbero alzarsi notevolmente grazie a una nuova forma di trattamento che negli Stati Uniti è già stata approvata lo scorso anno. Al momento l’Unione Europea ne sta valutando l’approvazione dopo i risultati dello studio DESTINY-Lung02, la fase II della sperimentazione di un farmaco prodotto da AstraZeneca e Daiichi Sankyo.
Il nome del medicinale è trastuzumab deruxtecan(brand Enhertu). Contiene anticorpi monoclonali in grado di riconoscere la mutazione della proteina HER2, espressa sulla superficie delle cellule tumorali. La presenza di questa mutazione si associa ai casi più gravi e in particolare a pazienti giovani e non fumatori e spesso segnala un forte rischio di metastasi.
DESTINY-Lung02 ha coinvolto in tutto 152 pazienti presi da tre continenti ed è stato testato in due dosaggi (5,4 mg/kg e 6,4 mg/kg). I volontari erano tutti casi di recidiva del tumore o erano reduci da terapie precedenti che però non avevano rallentato il progredire della malattia. Il tasso di risposta obiettiva del trattamento ovvero la riduzione della massa del carcinoma è stato mostrato dal 49% dei pazienti.
Nel 93% dei casi inoltre il farmaco trastuzumab deruxtecan era comunque in grado di evitare una progressione del tumore ai polmoni. Entrambe le risposte sono rimaste evidenti per un periodo di circa un anno e mezzo, 16,8 mesi per la precisione. Si tratta di risultati molto positivi poiché finora si tratta del primo medicinale a mostrare un tasso di risposta obiettiva così duratura.
Al momento la terapia Enhertu risulta già approvata in America per altre due forme di tumore, al seno e allo stomaco, dove si verifica una mutazione analoga della proteina HER2. Se approvato dall’Unione Europea diventerà il primo trattamento mirato alla categoria dei pazienti più giovani colpiti da tumore ai polmoni.
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