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In pensione nel 2024 solo se prendi 800 euro al mese: INPS fa infuriare tutti

Non è una bella notizia quella che arriva dall’INPS. Pare che potrà andare in pensione nel 2024 soltanto chi prende 800 euro al mese.

Il sistema pensionistico del nostro Paese presenta talvolta delle peculiarità interne che risultano poco comprensibili.

In pensione nel 2024 solo se prendi 800 euro al mese (Ilovetrading.it)

Vi è chi ritiene che il sistema contributivo penalizza soltanto ciò che concerne il calcolo della pensione.

Tuttavia, è opportuno evidenziare che vi sono altre situazioni anomale che sono in qualche modo legate al sistema contributivo.

Una di queste peculiarità consiste nel fatto che molti individui, pur avendo raggiunto l’età e i contributi necessari per accedere alla pensione di vecchiaia, rischiano di non poter usufruire di tale diritto.

Qual è la ragione di tale incongruenza? Il motivo è sorprendente: solo coloro che percepiscono un reddito mensile di 800 euro potranno accedere alla pensione nel 2024.

Pensione nel 2024: potrà andarci soltanto chi prende 800 euro al mese?

La possibilità di accedere alla pensione è subordinata all’ottenimento di un assegno mensile di circa 800 euro entro il 2024.

Tale condizione si applica ai lavoratori che hanno effettuato nel sistema contributivo successivamente il primo contributo previdenziale al 31 dicembre 1995.

Assegno INPS di 800 euro per la pensione – Ilovetrading.it

Per tali lavoratori, oltre ai requisiti anagrafici e contributivi, è necessario soddisfare un ulteriore requisito relativo all’importo della pensione.

Il valore della pensione di vecchiaia per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 deve essere pari o superiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale che è valido proprio nell’anno di uscita.

Ad esempio, nel 2023 l’assegno sociale ammonta a 503,27 euro mensili, pertanto un lavoratore che desidera accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni di età e con almeno 20 anni di contributi deve percepire una pensione mensile di circa 754,90 euro.

Tuttavia, tale importo risulterà insufficiente per coloro che raggiungeranno i 67 anni di età nel 2024.

Tutti i trattamenti che l’INPS eroga, sia quelli assistenziale che previdenziali, sono soggetti ad adeguamento annuale al tasso di inflazione, come attestato dall’ISTAT.

In questo momento, il tasso di inflazione non è ancora definitivo e, quindi, non è possibile determinare con certezza matematica l’entità dell’aumento delle pensioni a partire dal primo gennaio dell’anno successivo.

L’unico dato che può essere usato è il tasso di inflazione previsionale, il quale sembra attestarsi intorno al 6%.

Ciò vuol dire che le pensioni, i sussidi e l’assegno sociale potrebbero aumentare del 6% nel 2024, in conformità a quanto precedentemente affermato.

Sebbene questa notizia possa essere considerata positiva per coloro che sono già in pensione, non lo è altrettanto per coloro che devono ancora accedere a tale beneficio.

Ciò è dovuto all’aumento dell’assegno sociale, il quale comporta un aumento della soglia di reddito necessaria per poter accedere alla pensione.

Nel caso in cui l’assegno sociale passi da 503,27 euro al mese a 533,47 euro al mese, non sarà più sufficiente un trattamento di 754,90 euro al mese per accedere alla pensione, ma sarà necessario un reddito pari a 800,20 euro.

Si tratta di calcoli che, va precisato, sono basati su dati provvisori e non certi, in attesa della certificazione ufficiale dell’inflazione.

Giusy Pirosa

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