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Pensioni, novità dal governo: le donne potranno andare in pensione a 61 anni, ma a queste condizioni

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Greta Di Raimondo

Novità in arrivo sul tema del pensionamento per le donne. Cambiano l’età pensionabile e le modalità di anticipo.  

In questi giorni al governo si sta discutendo dell’Ape sociale anticipata per le donne. Si tratta di un anticipo pensionistico garantito dallo Stato ed erogata dall’Inps a lavoratori in stato di difficoltà, che chiedano di andare in pensione al compimento dei 61 anni di età. Ma anche la possibilità di usare la pensione integrativa per uscire dal lavoro a 64 anni.

Ape donna: pensione anticipata
Con l’Ape donna la pensione è anticipata (www.ilovetrading.it)

La nuova Ape donna andrebbe a sostituire Opzione donna che attualmente consente di uscire dal lavoro a 58 anni con due figli e 35 anni di contributi. L’indennità sarebbe erogata dall’Inps per 12 mesi l’anno e non per 13 come accade, invece, con la pensione. Il sussidio erogato fino all’accesso alla pensione, non può comunque superare i 1.500 euro lordi al mese.

Queste proposte vengono discusse per beneficiare le donne in situazioni particolari di disagio come, ad esempio, quelle licenziate, quelle con un grado di invalidità di almeno il 47% e quelle che portano avanti un lavoro gravoso. Si prevede, inoltre, uno sconto ulteriore di un anno per ogni figlio, fino ad un massimo di due anni. 

Riforma delle pensioni? Ancora troppo lontana

Purtroppo, parlare di riforma pensionistica è ancora troppo azzardato. Infatti, per poter parlare di riforma sarebbero necessari almeno 4 miliardi di euro. Attualmente, è molto difficile portare avanti una prospettiva del genere. Il governo sta attuando degli aumenti delle pensioni minime per cercare di bilanciare e come parte delle misure pensionistiche.

Lavoro e pensione
Lavoro e pensione, le nuove misure (Ilovetrading.i)

Il governo Meloni sta aprendo un importante dibattito significativo sul sistema pensionistico in vista della prossima Legge di bilancio. Il tema delle pensioni è ancora molto delicato in Italia e le incongruenze e le problematiche sono all’ordine del giorno nella grande matassa del circuito delle pensioni.

Nel frattempo, si sta considerando l’opzione di portare avanti una soluzione di part-time per gli ultimi anni di lavoro, con la conseguente l’assunzione di giovani lavoratori in più per riequilibrare le assenze dovute alle pensioni. Questa misura potrebbe consentire di ricevere l’anticipo pensionistico già a partire dai 61/62 anni, anziché attendere fino ai 63 anni previsti normalmente dalla nostra legislatura.

La proposta del governo Meloni riguardo alle pensioni anticipate per le donne è dunque la seguente: si sta lavorando per consentire alle donne di andare in pensione a 61 anni di età e, inoltre, offrire loro la possibilità di utilizzare la pensione integrativa per terminare gli anni di lavoro a 64 anni.

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