Sali minerali e cancro: il nuovo studio cambia tutto quello che sapevamo | Cosa evitare assolutamente

Un nuovo studio fa luce sulla relazione tra sali minerali e cancro: quando i loro valori possono essere significativi. 

I sali minerali sono degli elementi chimici che rappresentano il 6-7 per cento del nostro peso corporeo. Le funzioni svolte dai sali minerali sono diverse. Per soddisfare il fabbisogno del nostro corpo di sali minerali occorre consumare alimenti appartenenti a tutti i gruppi alimentari e bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno.

i sali minerali una componente fondamentale del nostro organismo
I sali minerali sono tutti indispensabili a prescindere dalla quantità presente nel nostro corpo. (Ilovetrading.it)

I sali minerali si dividono in macroelementi microelementi. La differenza principale sta nella quantità che si ritrova nel corpo umano. I primi infatti sono presenti in quantità apprezzabili e per questo richiedono un fabbisogno giornaliero nell’ordine dei grammi. Gli altri sono invece presenti in tracce. Pur essendo presenti in diverse quantità, tutti i sali minerali sono indispensabili per il mantenimento di un buono stato di salute.

Sali minerali e cancro: che cosa dobbiamo sapere

Dati finora raccolti da alcuni ricercatori evidenziano un’associazione tra un elevato apporto di alcuni micronutrienti e il rischio di sviluppare una malattia oncologica.

la ricerca ha scoperto una connessione tra sali minerali e diagnosi di cancro
Lo studio dei sali minerali ha rivelato una connessione con la possibilità di sviluppare il cancro (ilovetrading.it)

. La concentrazione, in particolare, di minerali come il fosforo e il ferro risulta spesso aumentato in caso di cancro. I dati oggi disponibili e derivanti da studi evidenziano la possibilità di un rischio oncologico più significativo a fronte di un elevato apporto di rameiodio e ferro.

In particolare, una presenza eccessiva di rame nell’organismo è risultata associata a un aumentato rischio di sviluppare tumori del cavo orale, del colon e del pancreas. Per quanto riguarda il ferro, una sua elevata concentrazione è risultata associata a una maggiore probabilità di sviluppare tumori cerebrali, del cavo orale, dello stomaco e del seno.

Un aumento del rischio è stato riscontrato anche per il calcio (rispetto al tumore del cavo orale, della prostata, al seno, all’ovaio), per lo iodio (cancro del seno e del retto), per il fosforo (neoplasia della prostata, del polmone, del pancreas, delle ossa e dell’esofago). Infine un basso apporto di selenio è stato correlato a un aumento del rischio di sviluppare tumore al fegato, al seno, al pancreas, al rene, alla prostata, al polmone e al colon-retto.

Quindi i micronutrienti e i loro valori potrebbero essere dei biomarcatori per la diagnosi precoce di diversi tipi di tumori? Al momento la ricerca non può utilizzare tali elementi quali biomarcatori tumorali. A limitare in maniera significativa la ricerca sono le nostre abitudini alimentari che hanno conseguenze importanti sul nostro stato di salute.

Insomma la ricerca deve fare ancora molto, ma siamo sicuri che presto si potranno avere tantissime altre informazioni sulla connessione tra sali minerali e diagnosi di cancro. Magari un giorno sarà possibile diagnosticarlo precocemente, con delle semplici analisi del sangue. Ad ogni modo, prendiamoci sempre cura del nostro organismo prestando attenzione al suo fabbisogno anche per quanto riguarda i sali minerali.

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