Quali alimenti consumare per contrastare il colesterolo alto, che come noto rappresenta un’insidia pericolosissima per la nostra salute?
La prima linea del fronte nella battaglia contro l’ipercolesterolemia passa attraverso la tavola, non dimentichiamocelo.

Che fare quando dalle analisi del sangue è emerso un livello troppo elevato di colesterolo? Come possiamo muoverci per arginare i danni?
Come prima cosa possiamo cambiare il nostro stile alimentare. Quello che mangiamo a tavola infatti può darci una grossa mano a eliminare il colesterolo LDL, chiamato anche “colesterolo cattivo”.
Quali cibi mangiare per combattere il colesterolo alto
Gli esperti consigliano di puntare su cereali, legumi e vegetali. Si tratta di alimenti che non solo non contengono colesterolo, ma ci aiutano a ridurre i livelli del colesterolo in eccesso.

Ricchi di fibre, i vegetali riducono l’assorbimento del colesterolo alimentare a livello dell’intestino. Se i livelli di colesterolo sono elevati è buona cosa dunque assumere porzioni normali di cereali – meglio se integrali anziché quelli lavorati – e di legumi. Questi ultimi andrebbero consumati almeno 2-4 volte a settimana.
Tra i cereali consigliati troviamo pane, pasta e riso integrali. Ma anche farro, avena e orzo. Via libera anche a frutta e vegetali e non dimentichiamoci nel nostro menù quotidiano di inserire due o tre porzioni di verdure e almeno un paio di frutta.
Bene anche il pesce, da mangiare due o tre volte a settimana. Sono preferibili le cotture alla griglia, al cartoccio o al vapore. Da evitare invece la frittura. Non bisogna esagerare col consumo di molluschi e crostacei: non più di una volta a settimana.
Lotta al colesterolo, anche il metodo di cottura gioca la sua parte
Quanto all’olio, deve essere poco e buono. Infatti i grassi saturi di origine animale fanno aumentare i livelli di colesterolo, mentre quelli insaturi di origine vegetale invece riescono a ridurli. Meglio stare lontani perciò da burro, lardo e strutto. Al loro posto vanno preferiti gli oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi, come ad esempio l’olio extravergine di oliva.
La carne, sia rossa che bianca, si può consumare liberamente. Anche in questo caso meglio però puntare sui tagli magri. Una cosa da ricordare sempre, prima della cottura, è quella di andare a eliminare il grasso visibile e di spellare il pollame.
Non sarà male anche limitare fortemente il consumo di insaccati, formaggi e uova. Questi cibi contengono quantità piuttosto alte di grassi e condizionano in senso negativo il tasso di colesterolo. Quando assumiamo latte, meglio bere quello scremato o parzialmente scremato piuttosto che quello intero.
Per concludere, attenzione anche al capitolo cottura. Meglio preferire i metodi di cottura che non prevedono l’impiego di grassi aggiunti. Come la bollitura, la cottura a vapore, la cottura al microonde o la grigliatura. Da lasciar perdere invece la frittura in padella o l’uso della friggitrice.