Nuovi contagi da virus Chikungunya: cosa sapere al riguardo, come riconoscerlo e cosa fare

In Italia sono stati registrati diversi casi nel 2023 di virus Chikungunya. Scopriamo i sintomi da riconoscere, come avviene il contagio e quale pericolo per la salute comporta.

Il virus Chikungunya provoca una malattia virale che causa un forte dolore alle articolazioni. Chikungunya significa, infatti “che si contorce”.

Virus nuovo aumento contagi
Virus Chikunguya, come riconoscere i sintomi – Ilovetrading.it

L’ultimo caso di contagio è stato registrato a Trieste. Il Sindaco Roberto Dipiazza ha subito disposto una disinfestazione a Valmaura per evitare altri casi. Ad essere colpiti nel 2023 anche tre cittadini in Veneto e uno a Sansepolcro, in Toscana (provincia di Arezzo).

La prima epidemia nota causata dal virus Chikungunya risale al 1952 in Tanzania. Da allora 60 Paesi sono stati colpiti. A fine giugno 2023, l’Istituto Superiore della Sanità ha confermato quattro casi in Italia associati a viaggi all’estero. Ora se n’è aggiunto un quinto.

Sintomi e pericolosità del virus Chikungunya

Il periodo di incubazione del virus è compreso tra due e dodici giorni. Tra i sintomi più comuni la febbre, i dolori muscolari e forti dolori alle articolazioni, mal di testa, spossatezza e affaticamento, rush cutaneo.

Virus Chikungunya sintomi e pericolosità
Virus Chikungunya sintomi e pericolosità – Ilovetrading.it

Il nome del virus – Chikungunya – deriva dal sintomo più evidente ossia il dolore intenso alle articolazioni. Può essere molto debilitante e durare anche anni dopo la guarigione. Il contagio è causato da zanzare infette. Succhiano il sangue da una persona infetta e lo trasmettono ad un’altra persona con la puntura. Le specie coinvolte sono Aedes aegypti e Aedes albopictus (zanzare tigri).

I sintomi del virus sono gravi ma quasi mai fatali (la maggior parte delle persone recupera senza conseguenze e completamente) sebbene possano esserci complicazioni rare come problemi agli occhi, cardiaci, neurologici e intestinali. Se non si inizia presto la cura la malattia potrebbe diventare cronica. Naturalmente sono più a rischio gli anziani e i soggetti fragili con patologie pregresse.

Per quanto riguarda la terapia non c’è una cura specifica né un vaccino che possa proteggere da un eventuale contagio. I medici, dunque, tratteranno i sintomi e non la malattia. Tutti noi possiamo, invece, cercare di evitare il contagio con alcuni accorgimenti. Bisogna evitare le punture soprattutto se si è fragili o con patologie pregresse, bambini o anziani, utilizzando i sistemi più comuni (spruzzare prodotti repellenti per gli insetti, evitare l’uso di profumi, indossare abiti di colore chiaro e maniche lunghe nonché pantaloni lunghi, spruzzare insetticidi a base di piretro o permetrina).

Infine, la disinfestazione delle città, poi, è fondamentale così come le misure igieniche volte a controllare le zanzare.

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