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La Russia potrebbe ritirarsi dal trattato per la fine degli esperimenti nucleari

Una clamorosa ipotesi prende corpo e scuote il clima geopolitico: l’idea della Russia di ritirarsi dal Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari.

Qualora dovesse accadere, saremmo di fronte, senza dubbio, all’ennesimo gesto ostile, in un clima geopolitico ormai assai complesso e preoccupante. La Russia, infatti, potrebbe a breve ritirarsi dal trattato che regola la fine degli esperimenti nucleari. Ecco perché e come tutto questo potrebbe cambiare, ulteriormente, lo scenario mondiale.

La Russia si ritira dal Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari? foto: Ansa – (ilovetrading.it)

Il pianeta, infatti, sembra essere tornato al duplice blocco tra Occidente e Oriente. Venti di crisi soffiavano già in passato con le frizioni con la Corea del Nord e poi negli anni della pandemia da Covid-19, con accuse dirette alla Cina per la nascita e l’espansione del virus che ha cambiato la vita di tutti noi.

Dal febbraio 2022, poi, la Russia di Vladimir Putin ha deciso di riportare la guerra in Europa, invadendo il vicino stato confinante dell’Ucraina. Il conflitto che, ormai, viaggia verso i due anni senza che se ne veda la fine, ha cambiato ulteriormente gli scenari geopolitici, con la guerra tra Hamas e Israele, ora, che infittisce ancor di più la trama.

Da sempre, infatti, aleggia sul mondo lo spettro della guerra nucleare. E ora, nello scenario. balza l’idea della Russia di ritirarsi dal Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari. Ecco, qualora dovesse effettivamente accadere, come tutto il mondo sarebbe sconvolto.

La Russia si ritira dal Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari?

Questa idea che si sta facendo spazio nelle ultime settimane è radicata nel perseguimento della parità strategica da parte della Russia e nel suo impegno a salvaguardare i propri interessi di sicurezza nazionale. Va detto, peraltro, che la Russia ha firmato il trattato nell’ormai lontano 1996, ma, in tutti questi anni, non lo ha mai ratificato, al pari degli Stati Uniti, del resto. Il Trattato vieta categoricamente qualsiasi forma di esplosione di test di armi nucleari in tutto il mondo.

La Russia potrebbe a breve ritirarsi dal trattato che regola la fine degli esperimenti nucleari foto: Ansa – (ilovetrading.it)

Questa potenziale inversione di rotta rappresenta una minaccia strategica per l’intero pianeta e riflette il complesso stato delle relazioni tra Russia e Stati Uniti. Un eventuale test nucleare russo segnerebbe il primo dal 1990, quando l’Unione Sovietica condusse il suo ultimo test, come atto distensivo dell’era della Guerra Fredda.

In alcuni passaggi, nel corso della guerra in Ucraina, Putin ha fatto allusione alle armi nucleari, riflettendo sulla necessità di potenziali test per le armi di nuovo sviluppo. Dall’inizio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, l’atteggiamento nucleare è stato ricorrente nella retorica di Putin, sfruttando il sostanziale arsenale nucleare della Russia come deterrente contro il sostegno internazionale all’Ucraina.

La revoca del Trattato, ora, segna un ulteriore passaggio che può essere visto come una risposta alle sanzioni occidentali e al percepito isolamento della Russia sulla scena globale. La mossa della Russia potrebbe essere guidata anche da considerazioni militari e strategiche. Riprendendo i test nucleari, la Russia potrebbe cercare di modernizzare il proprio arsenale nucleare e migliorare le proprie capacità militari. La continua fornitura di armi all’Ucraina intensifica le preoccupazioni della Russia e rafforza le sue motivazioni strategiche per un potenziale ritiro dal Trattato. Dal punto di vista russo, la scelta degli Stati Uniti di non ratificare mai il Trattato, offrirebbe agli USA un netto vantaggio, consentendo loro di intraprendere lo sviluppo di armamenti nucleari avanzati senza la necessità di condurre veri e propri test nucleari. Questa percezione sottolinea una disparità fondamentale nel rispetto degli accordi internazionali sul controllo degli armamenti, contribuendo all’erosione della fiducia tra le due superpotenze nucleari.

Ma, a prescindere dalle motivazioni e dalle frizioni tra i diversi Paesi, la potenziale inversione del Trattato da parte della Russia rappresenta una significativa minaccia strategica per il panorama della sicurezza europea e globale. Se la Russia dovesse condurre test nucleari, potrebbe innescare una pericolosa reazione a catena, che porterebbe ad una corsa agli armamenti da parte di diverse Nazioni, con quello spettro della guerra nucleare che tornerebbe a essere temibilissimo.

Claudio Rossi

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