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Modello 730/2025: il rigo che può farti guadagnare senza muovere un dito

Gerardo Marciano


Esiste un modo per alleggerire il peso del mutuo senza rinegoziarlo, senza rivolgersi a una banca e, soprattutto, senza complicarsi la vita. Una semplice voce all’interno del Modello 730/2025 potrebbe restituire fino a 760 euro.
Molti non la considerano, altri non sanno nemmeno che esista. Eppure è legale, prevista dalla legge e riconosciuta dall’Agenzia delle Entrate. Non richiede manovre complesse, ma solo un pizzico di attenzione e qualche documento.

Tutti parlano spesso di aumenti e ribassi dei tassi, di rate che diventano insostenibili, di sacrifici per arrivare alla fine del mese. Ma c’è un aspetto del mutuo che raramente viene affrontato con lo stesso livello di attenzione: il suo potenziale ritorno fiscale. Sì, proprio così.

Persone che stipulano un mutuo
Modello 730/2025: il rigo che può farti guadagnare senza muovere un dito-ilovetrading.it

Chi ha acceso un finanziamento per acquistare l’abitazione principale potrebbe avere diritto a un beneficio economico diretto grazie alla detrazione degli interessi passivi del mutuo nel Modello 730/2025. Ed è proprio qui che iniziano i problemi: documenti non conservati, tempi sbagliati, dati inseriti male. Errori banali che fanno sfumare rimborsi importanti. Eppure tutto questo si può evitare.

Come funziona davvero la detrazione mutuo prima casa: requisiti, limiti e vantaggi nascosti

Il cuore della questione sta tutto in una percentuale: il 19% degli interessi passivi pagati sul mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa può essere portato in detrazione. Il limite massimo detraibile è di 4.000 euro, il che significa un potenziale risparmio annuo fino a 760 euro. Ma per arrivare a questo traguardo, è necessario soddisfare una serie di condizioni. Il contratto di mutuo deve essere intestato al contribuente che presenta la dichiarazione, e l’immobile deve essere stato adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto. Non serve che ci viva personalmente: basta che lo usi un familiare stretto.

Miniatura case, monete e chiavi
Come funziona davvero la detrazione mutuo prima casa: requisiti, limiti e vantaggi nascosti-ilovetrading.it

Le cose cambiano per chi ha stipulato il mutuo a partire dal 1° gennaio 2022. In questo caso, oltre al contratto, vanno segnalati eventuali subentri, accolli o rinegoziazioni, e bisogna fare attenzione al codice onere corretto indicato nella Certificazione Unica. Non tutti sanno che anche le spese accessorie collegate al mutuo, come perizia e atto notarile, possono essere incluse nella detrazione. Attenzione però: le imposte sull’acquisto e le spese per l’atto di compravendita non rientrano.

Un’altra particolarità riguarda i contribuenti con redditi elevati. Superati i 50.000 euro annui, scatta una franchigia fissa di 260 euro, che riduce la detrazione spettante. Oltre i 100.000 euro, le limitazioni diventano progressive. Infine, in caso di mutuo cointestato, se entrambi i coniugi sono fiscalmente autonomi, ciascuno può detrarre fino a 2.000 euro. Se invece uno è fiscalmente a carico dell’altro, il diritto alla detrazione si cumula.

Compilare correttamente il rigo E7 del Modello 730/2025: ciò che serve davvero sapere

Nel Modello 730/2025, tutto ruota attorno al quadro E, rigo E7, dove devono essere indicati gli interessi passivi e gli oneri accessori detraibili. In colonna 1 vanno riportati gli importi relativi ai mutui stipulati fino al 31 dicembre 2021 (con codice onere “7”), mentre nella colonna 2 finiscono quelli firmati dal 2022 in poi (con codice onere “48”). Ma oltre a compilare correttamente, serve documentare ogni cifra. E qui entrano in gioco la copia del contratto di mutuo, la quietanza bancaria, le ricevute delle spese accessorie e naturalmente la Certificazione Unica.

Un dettaglio importante: i pagamenti devono essere tracciabili. Bonifici, addebiti diretti e RID sono strumenti validi. In caso contrario, l’Agenzia delle Entrate potrebbe non riconoscere la detrazione, anche se teoricamente spettante. Inoltre, se nel corso del 2024 l’azienda ha rimborsato interessi passivi come fringe benefit, questi non possono essere riportati nel 730, altrimenti si rischia una doppia detrazione non consentita.

Sono tante le piccole trappole nascoste in una procedura che, sulla carta, sembra semplice. Eppure, con un po’ di ordine e la giusta attenzione ai dettagli, è possibile evitare errori e portare a casa un vantaggio economico non trascurabile.

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