Rateizzazione cartelle esattoriali: a volte basta un dettaglio per far saltare un’intera pianificazione. Cosa succede se i bollettini non arrivano? Oppure se si perdono per strada? C’è un modo per recuperarli senza stress, senza SPID e senza dover impazzire tra mille passaggi. Eppure, molti ignorano le alternative più comode. Rateizzazione cartelle esattoriali non è sinonimo di complicazione, anzi: ci sono soluzioni più rapide di quanto si pensi.
C’è chi si accorge di aver smarrito tutto proprio quando la scadenza è dietro l’angolo. Chi non sa nemmeno dove guardare. E poi ci sono situazioni in cui la posta non arriva, o magari è stata spedita all’indirizzo sbagliato. In questi casi, la tensione sale: ogni ritardo può costare caro, soprattutto quando si parla di debiti verso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Il punto vero è che non tutti sanno come funziona davvero. Eppure esistono canali ufficiali, facili da usare, che permettono di ottenere i moduli di pagamento aggiornati per le rate successive. Non serve alcuna registrazione complicata. A volte, basta un click.
Chi ha in corso una rateizzazione delle cartelle esattoriali può accedere a un servizio online semplificato, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. E la buona notizia è che non serve SPID, né CIE o CNS. Si inserisce il codice fiscale, i dati della comunicazione che ha approvato il piano e un indirizzo e-mail valido. In pochi minuti, i moduli PagoPA per le prossime scadenze arrivano direttamente via e-mail.
Questo sistema è utile quando i primi bollettini non sono stati ricevuti o si sono smarriti. Ma non è l’unico modo. Per chi ha accesso digitale, entrare nell’area riservata con SPID o CIE offre ancora più controllo: si possono scaricare tutti i moduli già emessi, controllare le scadenze e visualizzare la situazione aggiornata del piano.
Anche chi preferisce la via tradizionale può contare sull’invio per posta o PEC. Al momento dell’approvazione della rateizzazione, l’Agenzia spedisce i bollettini iniziali e, successivamente, continua a inviarli a scadenza. È importante, però, che i recapiti siano corretti.
Infine, per chi preferisce il contatto diretto, c’è sempre la possibilità di recarsi allo sportello con il proprio codice fiscale. In pochi minuti, si ottengono le stampe dei moduli necessari, senza ulteriori richieste.
Una volta ottenuti i bollettini, resta solo da pagare. I canali sono tanti: home banking, sportelli bancari e postali, tabaccai e ricevitorie. Alcuni scelgono anche la domiciliazione bancaria, se prevista nel piano. Ma ciò che conta davvero è non superare la tolleranza di cinque giorni dalla data indicata. Oltre questo limite, il rischio è alto: si può decadere dalla rateizzazione delle cartelle esattoriali, con la conseguente ripresa delle azioni di riscossione.
Conservare le ricevute è fondamentale, specie se si utilizzano metodi alternativi. E controllare periodicamente la propria posizione attraverso l’app Equiclick o il portale ufficiale può evitare brutte sorprese.
Esiste una possibilità nel sistema pensionistico italiano che sfugge ai radar della maggior parte delle…
Non sempre la morte di un pensionato segna la fine di tutto ciò che riguarda…
Quando una persona cara viene a mancare, oltre al dolore, può arrivare anche un senso…
Una generazione fa si smetteva di lavorare prima dei 60 anni. Oggi si superano i…
Un piccolo dettaglio può cambiare il risultato finale. Un gesto semplice, come il rinnovo di…
Quando un investimento sembra tranquillo ma può trasformarsi in una corsa sulle montagne russe. I…