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A 64 anni e senza penalizzazioni: ecco come andare in pensione anticipata con almeno 1.600 euro al mese

Gerardo Marciano

Non servono miracoli né raccomandazioni per uscire dal lavoro cinque anni prima. Basta conoscere una soglia precisa e costruire con intelligenza il proprio percorso. È il caso della pensione anticipata contributiva, che oggi si può ottenere a 64 anni, senza penalizzazioni, se si raggiunge un assegno mensile di almeno 1.600 euro. Una soglia che non deve più venire solo dalla pensione pubblica, ma può essere raggiunta anche grazie alla previdenza integrativa. Chi ha saputo muoversi in tempo, oggi si trova un vantaggio concreto in mano.

La cifra chiave è 1.639,74 euro lordi al mese, pari a tre volte l’assegno sociale 2025. È questa la soglia minima richiesta per poter accedere alla pensione anticipata contributiva. Fino a poco tempo fa, per raggiungerla si poteva contare solo sull’assegno erogato dall’INPS.

Persona felice di andare in pensione anticipata
A 64 anni e senza penalizzazioni: ecco come andare in pensione anticipata con almeno 1.600 euro al mese-ilovetrading.it

Chi non arrivava a quella cifra era tagliato fuori, anche se aveva versato abbastanza contributi. Ma con l’ultima legge di Bilancio le regole sono cambiate. Ora è possibile sommare anche la rendita di un fondo pensione complementare, sia aperto che negoziale o individuale. Una svolta che permette a molti di avvicinarsi al traguardo anche senza avere una carriera perfetta.

La soglia dei 1.600 euro: come funziona e perché oggi è più facile da raggiungere

Per ottenere la pensione anticipata a 64 anni, è necessario aver iniziato a versare contributi dopo il 1996 (sistema interamente contributivo), avere almeno 64 anni e un minimo di 20 anni di contribuzione. Ma soprattutto, bisogna poter contare su un assegno mensile lordo pari almeno a tre volte l’assegno sociale, che nel 2025 è pari a 546,58 euro. Il risultato? Una soglia di circa 1.640 euro lordi al mese.

Monete in progressione e miniatura di un anziano con bastone
La soglia dei 1.600 euro: come funziona e perché oggi è più facile da raggiungere-ilovetrading.it

Questa soglia, fino al 2024, doveva essere coperta interamente dalla pensione pubblica. Chi non ci arrivava – anche per pochi euro – non poteva uscire a 64 anni. Ma oggi, c’è una novità che cambia le regole del gioco: quella cifra può essere raggiunta anche includendo la rendita maturata da un fondo pensione. Si tratta della cosiddetta previdenza complementare, spesso sottovalutata ma oggi decisiva.

Non è necessario avere accumulato decine di migliaia di euro. Anche una posizione media può produrre una rendita utile per colmare quel gap. Un fondo pensione può generare una rendita vitalizia da affiancare alla pensione pubblica, facendo superare la soglia prevista e permettendo così di uscire a 64 anni senza penalizzazioni.

Anticipare di 5 anni la pensione oggi è possibile: ecco chi è davvero in vantaggio

Raggiungere la pensione anticipata contributiva significa poter lasciare il lavoro cinque anni prima rispetto all’età ordinaria, che resta fissata a 67 anni. Ma non è un diritto automatico: è una possibilità riservata a chi si è costruito un percorso previdenziale intelligente. Dal 2025, il minimo contributivo sale a 25 anni, e nel 2030 arriverà a 30. Allo stesso tempo, la soglia economica resterà legata a tre volte l’assegno sociale fino al 2029, ma salirà a 3,2 volte dal 2030. In pratica, servirà arrivare a circa 1.740 euro lordi al mese.

Chi ha sottoscritto un fondo pensione in passato oggi si trova in posizione vantaggiosa. È proprio quella rendita integrativa a poter sbloccare l’uscita anticipata. Anche chi ha avuto carriere discontinue, se ha investito con costanza, può sfruttare questo meccanismo. Il fondo pensione non è più solo una riserva per il futuro: diventa la leva che consente di andare in pensione senza penalizzazioni e con anni di anticipo.

Attenzione, però: chi esce con questa modalità non può cumulare altri redditi da lavoro fino ai 67 anni, se non in forma occasionale e con guadagni annui inferiori ai 5.000 euro. Un limite che va considerato, ma che non toglie valore a questa grande opportunità. Anticipare la pensione, oggi, è una scelta concreta per chi ha pianificato. E per chi non l’ha ancora fatto, forse è arrivato il momento di pensarci seriamente.

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