Tre titoli obbligazionari, tre cedole robuste e una sola possibile direzione: in alto. Un taglio dei tassi da parte della BCE a settembre, anche solo dello 0,25%, potrebbe trasformarli da strumenti difensivi a leve potenti di guadagno. Tra calcoli realistici e aspettative di mercato, si apre una finestra che non durerà per sempre. È una strategia che si basa su logiche solide, ma che richiede consapevolezza: non esistono garanzie, solo probabilità ben ponderate. Proprio per questo, oggi potrebbe essere il momento giusto per guardarli con occhi diversi.
Il primo taglio della BCE è già avvenuto a giugno. Il mercato adesso si interroga su cosa accadrà a settembre. Nessuna conferma ufficiale, ma tante attese che si riflettono sui BTP a lunga scadenza, titoli che rispondono con forza alle mosse della politica monetaria grazie alla loro alta duration modificata.
Se i tassi scendono, il prezzo di questi strumenti tende a salire. Ma quanto? E con quale margine? Qui entrano in gioco i calcoli, che offrono stime utili ma mai definitive.
Il BTP con cedola 4,5% e scadenza ottobre 2053 (ISIN IT0005534141) ha una duration modificata di circa 15,5. In termini semplici, ciò significa che, in teoria, per ogni taglio dell’1% nei tassi, il prezzo potrebbe aumentare del 15,5%. Quindi, in caso di taglio dello 0,25%, il guadagno potenziale in conto capitale potrebbe arrivare fino al +3,9%.
Ma attenzione: si tratta di una simulazione teorica, basata su modelli finanziari. Il mercato non si muove sempre in modo lineare, e altri fattori, come l’inflazione, la geopolitica, la domanda globale di titoli, possono influenzare i prezzi. Per questo motivo, anche se il calcolo è valido, non va interpretato come una previsione garantita, ma come una probabilità tra le tante.
I BTP 5% agosto 2039 (ISIN IT0004286966) e BTP 5% settembre 2040 (ISIN IT0004532559) offrono un’alternativa più moderata. Con una duration modificata tra i 10 e i 14 anni, la stima di guadagno per un taglio dei tassi di 0,25% si posiziona tra +2,5% e +3,5%. Anche qui, si tratta di una valutazione basata su modelli matematici, utili per orientarsi ma non perfetti.
La cedola elevata del 5% rende questi titoli interessanti anche a prescindere dal taglio. Ma è bene ricordare che il prezzo può reagire in modo diverso dalle aspettative: i mercati anticipano, scontano e correggono in continuazione. Le variabili in gioco sono molte, e anche fattori come la comunicazione della BCE o le elezioni in Europa possono modificare il quadro.
In sintesi, i calcoli servono per costruire scenari plausibili, non per predire il futuro. Investire su questi BTP a lunga scadenza può essere una strategia potente, ma richiede consapevolezza: non si acquistano certezze, ma probabilità con un certo margine di rischio.
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