Cercare strumenti che coniughino rendimento stabile e protezione del capitale significa affrontare un tema che va oltre la pura finanza. È una questione di equilibrio, di orizzonte temporale e, in fondo, anche di filosofia personale: c’è chi ama programmare tutto sapendo già cosa accadrà alla scadenza e chi, invece, preferisce vedere il proprio investimento “respirare” nel tempo, ricevendo cedole periodiche. In questo scenario si affacciano due protagonisti dallo stesso DNA statale ma dall’anima diversa: il Buono 100 di Poste Italiane, nato per attrarre nuova liquidità, e il BTP 3,85 % Dicembre 2029, un classico del Tesoro con cedole semestrali.
Entrambi hanno il fascino della garanzia dello Stato italiano, tassazione agevolata e costi contenuti, ma divergono su aspetti fondamentali: il primo punta tutto su un rendimento certo alla scadenza, il secondo si distingue per la possibilità di incassare interessi lungo il cammino. Un investitore prudente, che guarda al medio periodo, non può che interrogarsi: è meglio avere un ritorno unico più alto a fine corsa, o godere di un flusso di cedole nel frattempo? La differenza non è solo numerica, ma riguarda l’esperienza di investimento.
Il punto interessante è che, pur essendo strumenti sicuri, entrambi richiedono una scelta di campo: puntare su semplicità e linearità oppure su flessibilità e flusso periodico di reddito. E mentre uno non risente delle oscillazioni del mercato, l’altro è influenzato dai prezzi di scambio, offrendo però la libertà di essere liquidato prima della scadenza.
Il Buono 100 è un prodotto semplice, accessibile e garantito da Poste Italiane, disponibile dal 24 giugno 2025 fino al 4 settembre 2025, destinato esclusivamente a nuova liquidità depositata sui libretti postali. Offre un tasso fisso del 3 % lordo (circa 2,63 % netto), con interessi corrisposti tutti insieme alla scadenza di quattro anni. Il regime fiscale, come per i titoli di Stato, prevede l’aliquota agevolata del 12,5 %, e non sono previste commissioni di sottoscrizione, gestione o rimborso. Questo significa che chi sottoscrive sa fin dal principio quanto riceverà alla fine, senza sorprese.
Il capitale è protetto: anche in caso di rimborso anticipato, viene restituito l’intero importo investito, pur senza maturazione di interessi. È un prodotto pensato per chi desidera stabilità e non vuole esporsi alle oscillazioni del mercato. In più, si sottoscrive facilmente online o negli uffici postali, senza bisogno di particolari competenze tecniche. La combinazione tra rendimento certo e semplicità operativa lo rende interessante per chi cerca una forma di investimento lineare, dove la crescita del capitale segue un percorso prestabilito e sicuro.
Il BTP 3,85 % Dicembre 2029 (ISIN IT0005519787) ha una durata residua fino al 15 dicembre 2029 e paga cedole semestrali lorde di 1,93 % (circa 1,68 % nette). Al prezzo attuale, pari a circa 105 € per 100 € nominali, il rendimento netto annuo effettivo è intorno al 2,30 %, leggermente inferiore a quello del Buono 100, ma con il vantaggio di ricevere pagamenti periodici. Questa caratteristica lo rende adatto a chi preferisce un reddito costante, magari per integrare entrate regolari.
Un altro punto forte è la flessibilità: il titolo può essere venduto sul mercato in qualsiasi momento, offrendo una via d’uscita anticipata. Tuttavia, il prezzo di vendita può variare in base all’andamento dei mercati, creando un elemento di incertezza per chi non intende mantenerlo fino a scadenza. È una scelta adatta a chi vuole tenere aperta la possibilità di monetizzare prima della fine, accettando di convivere con la variabilità delle quotazioni.
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