Dicembre 2025 porta una novità attesa da molte famiglie: l’INPS anticipa i pagamenti di Assegno Unico e Assegno di Inclusione. Gli accrediti arrivano prima di Natale, tra il 17 e il 20 dicembre.
Un calendario rivisto che incide sull’organizzazione economica dei nuclei beneficiari. Conoscere le date fa la differenza.
Per l’Assegno Unico, l’INPS concentra i pagamenti di dicembre in una finestra che va dal 17 al 19 dicembre 2025. Ricevono l’accredito nelle prime giornate i nuclei familiari che non hanno comunicato variazioni e che hanno già percepito il beneficio con continuità nei mesi precedenti. In questi casi, la procedura segue un flusso regolare e consente l’anticipo prima di Natale.
Diversa la situazione per chi ha aggiornato l’ISEE, ha modificato la composizione del nucleo familiare, ad esempio per variazioni nel numero dei figli a carico, oppure ha presentato la domanda per la prima volta. Per queste famiglie l’INPS prevede l’erogazione dell’Assegno Unico nell’ultima settimana di dicembre, mantenendo una tempistica più prudente legata alle verifiche amministrative.
Anche l’Assegno di Inclusione cambia ritmo nel mese di dicembre. Il pagamento non segue la consueta collocazione di fine mese e arriva in anticipo, tra il 19 e il 20 dicembre 2025. L’anticipo riguarda non solo chi già percepisce l’ADI con regolarità, ma anche chi ha presentato la domanda a novembre o ha dovuto attendere lo sblocco di una sospensione. In questo modo l’INPS assicura il sostegno economico prima delle festività, evitando attese a ridosso di Natale.
Un caso pratico chiarisce la differenza: una famiglia che riceve l’Assegno Unico senza interruzioni e senza modifiche di domanda vedrà l’accredito già dal 17 dicembre; un nucleo che ha aggiornato l’ISEE o inserito una variazione familiare dovrà invece attendere gli ultimi giorni del mese. Per chi percepisce l’ADI, l’arrivo tra il 19 e il 20 dicembre consente comunque di affrontare le spese natalizie con il supporto già disponibile sul conto.
Il calendario dei pagamenti INPS di dicembre 2025 conferma la scelta di anticipare gli accrediti e garantire continuità ai beneficiari, distinguendo però tra posizioni regolari e domande soggette a verifica.
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