C’è chi vola pagando la metà, con un posto riservato per chi accompagna. Tutto grazie a una legge spesso sottovalutata, che tutela non solo nella vita quotidiana, ma anche quando si viaggia. Esiste una carta speciale che evita lungaggini e permette di accedere a servizi e sconti, anche all’estero. E non si tratta di eccezioni: sono diritti sanciti per chi vive con disabilità gravi. Basta sapere cosa serve, a chi rivolgersi e quando agire. Perché volare può davvero diventare più semplice.
Ogni aeroporto può sembrare un labirinto. Rumori, folla, code: un ambiente non sempre accogliente per chi ha mobilità ridotta o esigenze particolari. Ma ci sono strumenti pensati per rendere tutto più umano, meno faticoso.

La Legge 104, nota per altri ambiti, include anche vantaggi concreti per chi deve prendere un aereo. Non parliamo solo di sconti, ma di un vero e proprio sistema di supporto: assistenza gratuita, accompagnatori che viaggiano senza pagare, procedure semplificate.
Questi diritti però non si attivano automaticamente. È fondamentale agire per tempo e presentare la documentazione corretta. Una buona informazione può cambiare radicalmente l’esperienza di viaggio, riducendo lo stress e valorizzando i propri diritti.
Legge 104 e viaggi in aereo: molto più di uno sconto
Chi possiede un verbale che riconosce la condizione di handicap grave secondo l’articolo 3, comma 3, può accedere a tariffe agevolate per i voli. In alcuni casi, lo sconto sul biglietto può arrivare fino al 50%. Oltre a questo, c’è un’altra possibilità importante: l’accompagnatore, se necessario, ha diritto a viaggiare gratis, con posto nella stessa classe.

Il documento principale da presentare è il verbale ASL o INPS. In alternativa, basta essere titolari di indennità di accompagnamento. A semplificare ulteriormente le cose c’è la Disability Card, ovvero la Carta Europea della Disabilità. Gratuita, valida anche all’estero, permette di accedere ai servizi senza dover esibire ogni volta certificati medici.
Anche l’assistenza a terra è garantita: dalla sedia a rotelle all’aiuto per imbarco e sbarco, tutto è previsto dalla normativa europea. Basta comunicare con la compagnia aerea almeno 48 ore prima del volo. Senza questa richiesta preventiva, alcune agevolazioni potrebbero non essere garantite.
Assistenza, cane guida e reclami: cosa non dimenticare
Chi ha una disabilità certificata può richiedere un supporto completo in aeroporto. Il personale è tenuto a fornire aiuto in tutte le fasi: dal check-in ai controlli, dall’imbarco fino al ritiro bagagli. In caso di utilizzo di dispositivi come sedie a rotelle, ne sono ammessi fino a due per persona, senza costi aggiuntivi.
Un altro diritto fondamentale è il trasporto gratuito del cane guida o d’assistenza. Per i voli internazionali potrebbero servire documenti sanitari aggiornati, ma il trasporto resta sempre gratuito.
Se il passeggero non riceve l’assistenza richiesta o subisce una discriminazione, può presentare reclamo alla compagnia. Se entro sei settimane non riceve risposta, può rivolgersi all’ENAC, l’ente che tutela i passeggeri con mobilità ridotta.
Ogni compagnia ha regole proprie su sconti e prenotazioni per l’accompagnatore, ma il quadro normativo resta chiaro: i diritti esistono e possono essere esercitati. Basta conoscere le tempistiche, i documenti e i canali giusti.
In fondo, viaggiare non dovrebbe mai essere un lusso per pochi, ma una possibilità aperta a chiunque. E a volte, la differenza tra restare a terra o decollare è solo una richiesta fatta per tempo.