I soggetti a cui mancano pochi anni per la pensione, possono beneficiare della RITA. A quanto ammonta l’assegno?
I contribuenti che hanno aderito a un fondo pensione hanno a disposizione un valido strumento per ottenere un assegno in caso di cessazione del rapporto di lavoro e prima della maturazione dei requisiti necessari della pensione. Si tratta della cd. RITA, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata.

Rappresenta un sostegno al reddito riservato ai lavoratori pubblici e privati iscritti a una forma previdenziale, che consente di ottenere il pagamento frazionato delle somme accantonate in un fondo di pensione integrativa. La rendita è pagata mensilmente, bimestralmente o trimestralmente, fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Ma come si accede alla RITA e come si calcola l’importo spettante? Rispondiamo al dubbio di un Lettore sulla determinazione della somma.
RITA: tutte le condizioni per beneficiare della rendita fino alla pensione di vecchiaia
Possono beneficiare della RITA i soggetti che presentano i seguenti requisiti, specificati nella Circolare n. 888 del COVIP:

- 20 anni di contribuzione;
- iscrizione a una forma di previdenza complementare da almeno 5 anni;
- dover attendere non più di 5 anni dal raggiungimento delle condizioni per la pensione di vecchiaia o anticipata;
- cessazione dell’attività lavorativa;
- essere inoccupati da almeno 24 mesi.
La rendita è temporanea (fino al raggiungimento della pensione), anticipata e sostitutiva dell’assegno previdenziale vero e proprio. Ha, inoltre, un ammontare variabile, a seconda dei contributi integrativi. La somma accumulata può essere versata o interamente oppure in parte, a rate periodiche.
Uno dei vantaggi di tale strumento è quello di poter chiederne sempre la revoca. Anche in caso di cessazione, tuttavia, si può continuare l’accredito nel fondo di pensione complementare, incrementando l’eventuale capitale non utilizzato, che verrà investito per incrementare la pensione ordinaria.
Calcolo della RITA: come si effettua?
Il calcolo della rendita spettante varia a seconda di quanto richiesto dal contribuente. In particolare, si può avere una RITA totale (ammontante al 100% del capitale) oppure una RITA parziale (se si usa solo una quota variabile del capitale). La somma scelta dall’interessato è da intendersi al netto delle tasse e il totale viene diviso a seconda del numero dei mesi che servono per raggiungere i presupposti per la pensione.
Un Lettore ha chiesto a quanto ammonta la RITA se mancano tre anni alla pensione di vecchiaia e con un capitale maturato nel fondo pensione pari a 80.000 euro. Chiedendo un pagamento parziale, potrà ottenere una rata trimestrale lorda di 6.667 euro, per un totale annuo lordo di 26.668 euro.