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Controlli a tappeto, ora tocca alle case degli italiani

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Gianluca Merla

Aumentano esponenzialmente i controlli sulle case degli italiani. Ecco di che cosa si tratta

Il Ministero della Transizione ecologica attenzionerà in maniera particolare gli immobili. L’obiettivo è quello di realizzare un database aggiornato che permetta di controllare lo stato energetico degli edifici del nostro Paese.

ANSA/FRANCO SILVI

Dunque, si prevedono controlli a tappeto sulle case degli italiani. Ecco che cosa succederà da qui a breve.

Partono i controlli per conoscere lo stato energetico delle case italiane

Verranno aumentati i controlli riguardo gli immobili degli italiani. L’obiettivo è quello di conoscere più nel dettaglio la prestazione energetica delle case e degli appartamenti del nostro territorio attraverso la realizzazione di un database completo ed esplicativo.

Il Ministero della Transizione Ecologica vorrebbe avere a disposizione uno strumento in più per poter compiere le dovute verifiche riguardo le agevolazioni adottate negli ultimi anni. Il controllo servirà a capire, infatti, se e quanto hanno funzionato tali agevolazioni nel rendere gli immobili maggiormente sostenibili a livello energetico e, quindi, ambientale.

L’analisi (e le dovute conclusioni) verranno quindi effettuate grazie alla realizzazione di un database dedicato. Questa quantità rilevante di dati verrà successivamente gestita dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico, comunemente chiamata “Enea”. Verranno raccolte le informazioni che hanno a che fare con il patrimonio immobiliare dei cittadini e che sono già presenti in altri database.

Con il decreto del 4 agosto, n.304, il Ministro Roberto Cingolani ha dato il via libera alla misura, prevista anche dal Pnrr. Sono state inoltre comunicate le modalità di lavoro del Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici, il quale è stato realizzato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, energia e lo sviluppo economico.

Le informazioni saranno raccolte in un unico database, grazie alle informazioni inviata da parte del catasto degli attestati di prestazione energetica, dallo sportello unico certificatori energetici abilitati, dal Gse e dal sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici.

L’intenzione è quella di conoscere a fondo gli immobili del Paese, concentrandosi prevalentemente sul volume, l’anno di costruzione, la categoria catastale e la natura dell’edificio. Conoscendo quali sono le caratteristiche energetiche diffuse degli edifici, il Ministero della Transizione ecologica potrà realizzare strumenti di pianificazione e consulenza. In questo modo, i cittadini avranno un ulteriore supporto per migliorare i propri immobili.

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