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Tv, cinema, giornalismo: il cameraman è sempre richiesto e c’è una community…

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Salvatore Dimaggio

Un artista del video ma anche un tecnico capace di dare forma ai progetti del regista o alle richieste del committente di una pubblicità. Il cameraman è una professione sempre richiesta in tantissimi settori.

In ogni provincia ci sono produzioni televisive e pubblicitarie che impiegano continuamente questa figura. Ma vediamo di cosa si tratta. Diciamo subito che non esiste un percorso standardizzato per diventare cameraman in Italia: se si ha la stoffa e si ha esperienza si può subito entrare in una produzione, magari piccola della propria città. Non che non ci siano le scuole per diventare cameraman ma sono costose e selettive e sono riservate a coloro i quali vogliono entrare direttamente nella serie A del cinema o nelle produzioni televisive nazionali. Ma la cosa bella di questa professione è che ci sono tante porte per entrare e per fare esperienza.

Una comunità vivace

Un’altra cosa notevole di questa professione è che dietro di essa c’è una comunità vivace ed appassionata. Infatti basta parlare con un cameraman per capire che la loro è una professione ma anche una passione ed è proprio nella ricca e variegata comunità dei cameraman italiani che si possono trovare ingaggi e suggerimenti per cominciare. Ve ne citiamo due: AITC (Associazione Italiana Tele-Cineoperatori) e ARE (Associazione nazionale Riprese Esterne televisive e cinematografiche). Ma ce ne sono tanti e sono davvero vivaci.

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Quando parlerete con uno dei tanti membri di questa vasta comunità vi accorgerete che per loro la ripresa è davvero una grande passione. L’introito del cameraman può cambiare tantissimo in base alle dimensioni della produzione.

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Per piccole produzioni televisive locali si tratta di un compenso che può consentire magari giusto di arrotondare uno stipendio, specie se si è agli inizi. Se si inizia a lavorare stabilmente per un’emittente televisiva lo stipendio dovrebbe aggirarsi tra i 1000 e i 2000 euro netti al mese.

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