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La truffa delle auto usate: la banda usa i più diffusi siti dell’usato

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Salvatore Dimaggio

Ci ha pensato la Guardia di Finanza a fermare una ben collaudata banda che aveva strutturato una truffa insidiosa. Lo scopo era intascare i soldi di coloro i quali ritenevano in buona fede di poter acquistare delle auto usate a prezzi convenienti.

I militari del comando provinciale di Savona hanno individuato una banda composta da 3 membri. Tutto ruotava attorno ad una concessionaria effettivamente aperta da poco ad Albenga. La concessionaria aveva in effetti al suo interno delle auto usate pronte alla vendita. O almeno così sembrava. La concessionaria aveva anche un sito ben fatto e poneva tante inserzioni sui popolarissimi siti autoscout24. e subito.it. Erano in tanti a contattare la concessionaria che proponeva buone auto a prezzi vantaggiosi. Partivano così le trattative ed il soggetto che portava avanti le trattative passava poi la palla ad un secondo elemento che si qualificava come reale titolare della concessionaria. Poi continuavano all’infinito ad accampare scuse per non consegnare mai l’auto all’acquirente.

Sembrava tutto credibile

I finanzieri hanno scoperto che la banda era strutturata così: un trentottenne veneto era il titolare dell’agenzia, un secondo personaggio quarantenne era quello che portava avanti la seconda parte, quella più delicata delle trattative e poi c’era un terzo elemento che aveva ideato la truffa. Purtroppo i truffatori pretendevano il pagamento dell’intero ammontare dell’auto e di conseguenza i tanti truffati hanno perso l’intero costo dell’auto usata.

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Questa storia riporta d’attualità la questione dei controlli sulle piattaforme di vendita più diffuse. Di fatto i gestori delle piattaforme non operano un reale controllo e neppure avrebbero i mezzi per farlo.

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I tre truffatori avevano capito che offrendo la parvenza di una reale concessionaria dell’usato, sia fisica che online avrebbero potuto carpire la buona fede degli acquirenti. 

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