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Bolla immobiliare globale: Evergrande vicino al default e Bullard (Fed) trema

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Salvatore Dimaggio

Il rischio che l’immobiliare stia per scoppiare è veramente forte: Evergrande crolla sotto un debito di 305 miliardi e la Fed mette in guardia dalla bolla immobiliare.

Molti sostengono che siamo tornati ad una situazione simile a quella della bolla immobiliare del 2008. Sicuramente il settore immobiliare è sconvolto da pressioni anomale e difficilmente valutabili. Evergrande una società cinese immensa che muove volumi di denaro anche difficilmente immaginabili è schiacciata da un debito di 305 miliardi di dollari e ha fatto sapere che non pagherà gli interessi sui debiti. Il rischio di default è fortissimo e trascinerebbe a picco tutto il listino asiatico. Evergrande è un to Big to Fail cinese e le conseguenze di un suo tracollo non sarebbero assolutamente allegre.

La grande bolla immobiliare

Anche perché dall’altra parte del Pacifico negli Usa un membro assai pesante della Federal reserve come Bullard ha da poco messo in guardia con con la massima chiarezza possibile che è in atto una bolla immobiliare pericolosissima e che la Fed deve alzare i tassi al più presto. Si parla sempre giustamente degli accessi della borsa, ma alle volte si dimentica che gli eccessi nell’immobiliare possono essere più silenziosi ma più pericolosi. Intanto continua l’inflazione delle materie prime necessarie ai cantieri edili.

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Che sia proprio questa la scintilla che faccia esplodere tutto? La protesta di tanti investitori inferociti la dice lunga sulla tensione che gli scricchiolii del colosso creano.

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Moody’s e Fitch hanno tagliato il rating del colosso con immediatezza e ciò ha avuto il comprensibile effetto di appesantire il clima. Evergrande è molto più di un colosso immobiliare: è una galassia che produce e commercializza di tutto, dalle bibite alle auto elettriche, dalla tecnologia alle squadre di calcio.

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