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Ecco perché i NFT possono essere un doppio guadagno per gli influencer

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Salvatore Dimaggio

I non fungible token si possono ben definire la moda del momento.

Le quotazioni sono sempre in crescita, i record fanno gridare al caso mediatico gli addetti ai lavori e davvero tanti artisti si stanno affacciando su questo strano mondo. I non fungible token sono oggetti virtuali, ma i prezzi che raggiungono sono assolutamente reali e il segreto sta proprio nella loro unicità. Il mondo dei social ancora si è affacciato davvero poco al fenomeno dei non fungible token. In pratica soltanto TikTok ha annunciato che creerà un numero limitato di non fungible token in collaborazione con alcuni selezionati tiktoker. Ma per il resto c’è ben poco. Invece la creazione di non fungible token da parte di un influencer può costituire un doppio vantaggio. Vediamo perché. Innanzitutto ovviamente c’è un vantaggio di tipo economico perché creando e vendendo i propri non fungible token, l’influencer ha la possibilità di monetizzare il seguito dei propri fan.

Un doppio vantaggio: guadagno e fidelizzazione

Ma poi c’è anche l’azione di fidelizzazione e brand awareness che il possesso di un non fungible token potrebbe andare a creare. Difatti tutti coloro i quali possedessero non fungible token di un determinato influencer avrebbero tutto l’interesse a continuare a seguirlo e a fare il tifo per lui e per la sua crescita sui social. Perché dall’essere dei semplici fan diventerebbero in un certo senso quasi degli azionisti del successo di quelli influencer. E questo potrebbe essere un notevole vantaggi in un mondo che sta diventando più competitivo.

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Perché chiaramente più l’influencer aumenta di popolarità e più il loro non fungible token potrebbe aumentare di valore.

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Di conseguenza al di là del piccolo esperimento fatto da Tik Tok, per gli influencer creare i propri non fungible token può essere un’occasione da non perdere e sicuramente già qualcuno ci sta lavorando.

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