Una truffa dai contorni misteriosi e poco chiari quella sulla quale sta facendo luce la Procura del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
A quanto pare un’impiegata postale si sarebbe macchiata dei reati di truffa, peculato e falso. Vediamo di capire che cosa sta succedendo. I carabinieri di San Prisco sotto la direzione del Comandante maresciallo Matteo Monaco hanno scoperto un’impiegata che avrebbe truffato ben €250.000 nell’ufficio postale nel quale lavorava. Anche Poste Italiane ha avviato un’indagine per proprio conto. A quanto pare una risparmiatrice cliente di Poste Italiane si è vista sottrarre proprio €250.000. L’ingentissima somma ha fatto scattare le indagini. La risparmiatrice è seguita dall’avvocato Francesco Cinotti ed è stata già sentita dagli inquirenti.
Spesso vi mettiamo in guardia contro truffe e raggiri di vario genere messi in campo da chi si spaccia come appartenente a questa o quella istituzione, ma a quanto pare questo caso, in effetti, chi si è macchiato di questo crimine era davvero un funzionario delle poste e questo rende tutto molto più grave. Per quello che emerge attualmente ci sarebbe una sola vittima di questa presunta truffatrice. Al caso è interessata anche la Banca d’Italia che ha chiesto a Poste Italiane tutte le informazioni del caso. I vari inquirenti sono interessati ad acclarare i fatti ma anche a comprendere le modalità utilizzate dalla truffatrice. Il PM Giacomo Urbano ha iniziato le indagini a seguito della denuncia della signora truffata residente proprio a San Prisco.
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E’ molto importante per Poste Italiane fare piena luce sulla vicenda che rischia di arrecare un notevole danno d’immagine all’azienda.
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Quando una truffa parte dall’interno di un istituto stimola indagini molto più approfondite per ovvie ragioni.
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