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Mutuo per partita IVA: vediamo come fare e cosa occorre

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Salvatore Dimaggio

Come sappiamo bene un mutuo per una partita IVA rappresenta qualcosa di piuttosto difficoltoso da ottenere.

Chi deve concedere il mutuo sicuramente guarda alla stabilità economica di chi ha di fronte. Di conseguenza qualcuno che ha un’entrata assolutamente regolare e certa è sempre preferito alla partita IVA. Un dipendente pubblico o un pensionato molto facilmente convinceranno l’istituto erogante a fidarsi di loro. Infatti la stabilità di uno stipendio pubblico o di una pensione sono assolutamente impareggiabili e sono chiaramente una garanzia per poter concedere il mutuo stesso. La situazione della partita IVA è totalmente differente perché la partita IVA non può offrire nessuna garanzia sugli introiti futuri.

Vari fattori

Questo non significa che per la partita IVA sia impossibile accedere al mutuo. Per chi ha partita IVA, il discorso è un po’ più vago e più complesso. In realtà contano tanti fattori. Sicuramente una partita IVA che esiste da tanti anni offre maggiore sicurezza così come introiti costanti o in crescita possono essere un elemento in più per concedere il mutuo. Sicuramente un altro aspetto positivo può essere la presenza di un garante che si offre di far fronte laddove chi chiede il mutuo dovesse trovarsi in difficoltà. Insomma sta al richiedente con partita IVA convincere che la propria ditta individuale o attività professionale o società, siano qualcosa di consolidato e di affidabile. Anche la regolarità nel pagare i finanziamenti chiesti in passato ha certamente il suo peso.

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Non risultare in una lista di cattivi pagatori ovviamente è importantissimo.

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Presentare l’ultima dichiarazione dei redditi o l’ultimo bilancio possono offrire dati importanti sulla salute della propria attività economica e dunque sulla solidità di chi richiede il mutuo.

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