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Reddito di Cittadinanza, Prof. Manasse: “I nodi sono più politici che economici”

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Carmelo Giuffre

Ai microfoni di Free.it, il professor Manasse fornisce la sua opinione sulla Legge di Bilancio che andrà a breve al vaglio del Parlamento e sulle modifiche all’RdC

Prosegue l’iter della Legge di Bilancio e adesso spetterà al parlamento valutare la bozza redatta dal Consiglio dei Ministri sotto la guida di Mario Draghi. Tanti ancora i temi da dirimere su cui la maggioranza non si è dimostrata compatta, come ad esempio la questione relativa al Reddito di Cittadinanza. Ne ha parlato ai microfoni di free.it Paolo Manasse, economista e professore all’Università di Bologna. Ed è proprio sull’Rdc che gli è stata chiesta una sua opinione: “Trovo sia corretto lavorare sul Reddito di cittadinanza, uno strumento che potenzialmente può servire almeno per uno degli obiettivi, cioè quello di combattere la povertà. Si tratta di affinarne l’utilizzo sotto vari aspetti, per esempio quello di bloccarne gli abusi, correggerne il disegno”. C’è però il problema che le modifiche apportate da Draghi riducono l’entità dell’importo già dopo il primo rifiuto, e su questo il professore si limita a ripetere che ci troviamo di fronte a un meccanismo che non “funziona correttamente”. 

Difficile che con l’RdC si possa risolvere il problema della disoccupazione

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Il problema semmai è che resta troppo complicato anche solo pensare che l’Rdc possa risolvere i due problemi per cui era stato concepito:  “Ritengo che con un solo strumento sia difficile raggiungere due obiettivi diversi: combattere la povertà, facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, avvicinando domanda e offerta”. 

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È inoltre palese che molte critiche a queste misure siano, secondo Manasse, politiche e non economiche, in quanto alcuni partiti ne criticano l’impianto assistenzialista per questioni ideologiche: “I nodi sono più politici che economici. E’ chiaro che la misura ha una caratteristica assistenziale e alcuni partiti la combattano. Però essendo il cavallo di battaglia del Movimento cinque stelle non si può eliminare. Gli scontri politici, poi, inevitabilmente si intersecano su questioni di carattere finanziario. Per il Reddito di cittadinanza confermato il rifinanziamento da 1 miliardo di euro. Ma l’intera manovra è di 30miliardi, molto imponente. In ogni caso, come dicevo, è una manovra d’equilibrio che ha tutte le potenzialità per traghettare il Paese verso il 2023″.

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