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Scandalo inflazione: nell’Eurozona è più alta dal 2008, ma la BCE la ignora

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Salvatore Dimaggio

Francamente preoccupante la situazione dell’inflazione in Europa.

Il Wall Street Journal ha anticipato che l’inflazione dell’Eurozona è più alta che nel 2008. Parliamo di un’inflazione compresa tra il 4,1 e il 4,5%. Dunque un dato veramente forte e preoccupante. Ma non basta: nella locomotiva tedesca l’inflazione è ormai stabilmente ad un incredibile 6%. Dati veramente importanti che non possono che impattare con durezza sulla ripresa europea. Tra l’altro proprio il numero uno della Federal Reserve ha recentemente rimarcato come la variante Omicron possa ulteriormente peggiorare il quadro dell’inflazione. È importante sottolineare come un’inflazione così sostenuta sia realmente un pericolo per la fragile ripresa Europea. I primi segnali di contrazione nella produzione già si avvertono. Tante aziende europee hanno detto che ridurranno la produzione a causa dei rincari dell’energia e delle materie prime. E ciò si sta avvertendo in tutta l’eurozona. Ma ovviamente l’inflazione così forte contrae anche i consumi.

BCE non fa nulla

La Banca Centrale Europea in tutto ciò si è dimostrata incredibilmente assente. Ha continuato a negare l’inflazione per mesi e quando finalmente ha ammesso la sua esistenza, l’ha sempre derubricata a fenomeno transitorio ed ininfluente. Infatti sta continuando a non fare assolutamente nulla contro i rincari. L’unica piccola concessione è stata quella di annunciare che fosse il Pepp sarebbe stato sospeso a marzo. Ma nulla di certo e nulla di più. A molti osservatori appare veramente inverosimile il comportamento della BCE, anche perché è anche a causa del suo assoluto disinteresse che l’inflazione sta crescendo. L’inflazione è un danno pesante per la quotidianità dei consumatori. Al seguente articolo, come difendersi quando si fa la spesa.

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Ovviamente l’inflazione impatta anche sui mutui. Nell’articolo seguente, cosa conviene fare adesso.

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Insomma, l’Europa deve fare i conti con questa inflazione e sorprende che proprio la banca centrale la ignori.

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