Il 14 dicembre sarà esaminata in sede europea una proposta davvero scioccante che impone una riqualificazione energetica per tutti gli immobili europei.
Vediamo che cosa succede. Tutti gli immobili europei che non saranno in regola con le normative imposte dall’Unione non potranno essere comprati venduti o affittati. Il Codacons e le associazioni dei consumatori hanno detto che è una proposta assurda ma probabilmente l’Unione Europea tirerà dritto per la sua strada. Anche perché questi adeguamenti delle classi energetiche andrebbero fatti entro il 2030. Le associazioni dei consumatori stanno calcolando che per gli italiani adeguare i propri immobili per non vederseli tagliati completamente fuori dal mercato sarebbe una spesa veramente straordinaria. In sostanza gli immobili sia pubblici che privati dovrebbero progressivamente crescere di classe energetica fino ad arrivare ad essere ecologicamente sostenibili secondo un calendario che dovrebbe essere definito presto. Ma per gli italiani già sfiniti dalla pandemia e dall’inflazione una spesa di questo genere è davvero fuori luogo.
Infatti non sono pochi gli analisti che prevedono un vero e proprio crollo del valore degli immobili. Infatti non sappiamo quanti italiani saranno in grado di sostenere le spese che l’Unione Europea pretende per mettere le case a norma. Confedilizia spera che questa proposta non vada in porto ma se l’Unione Europea dovesse intestardirsi su questa linea tutto il mercato immobiliare subirebbe un danno veramente enorme. Anche perché dalle prime stime fatte in realtà pochissime case e in generale pochissimi immobili italiani sarebbero in regola. Una notizia pessima per un settore che già guardava con apprensione alla fine dei bonus e con altrettanta apprensione ai rincari nel settore edile.
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Gli adeguamenti ecologici coinvolgerebbero tanto il settore pubblico che quello privato e dunque anche per lo Stato ci sarebbero da sopportare ingenti spese.
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Spese che andrebbero a ridurre i fondi per bonus ed interventi sociali.
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