Un emendamento presentato dal deputato Stefano Fassina e già approvato in Senato, prevede nuove sanzioni per gli imprenditori che continuano a rifiutarsi di accettare pagamenti elettronici per i beni e i servizi che vendono.
Il governo secondo alcune indiscrezioni sta riflettendo sulla possibilità di infliggere delle nuove sanzioni a tutti i titolari di attività commerciali che continuano a rifiutarsi di utilizzare il Pos come metodo di pagamento. La proposta arriva da un emendamento che il deputato Stefano Fassina, eletto con Liberi e Uguali, ha presentato in Commissione Bilancio. Si tratta oltretutto di una proposta di legge che ha già ottenuto l’approvazione in Senato nella giornata del 23 Dicembre 2021, e che ha trovato una nuova riformulazione proprio per quanto concerne le sanzioni per i commercianti che negano ai clienti l’utilizzo del bancomat. Multe che però non partiranno dal prossimo anno, ma dal 2023. Ad essere coinvolti da questo nuovo regime, saranno dunque tutti gli imprenditori che nel campo della vendita e servizi, impediscono ai consumatori di saldare il dovuto tramite il pagamento elettronico.
L’obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici è stato vincolato dall’esecutivo alla possibilità di completare il saldo con una carta di credito e coloro che a partire dal 2023 si rifiutano di portare avanti questa norma, saranno sottoposti al pagamento di una multa a partire dalla cifra di 30 euro, a cui andrà aggiunto il 4 per cento dell’importo complessivo della transazione che si rifiuta. Il mondo insomma secondo il governo deve essere sempre più digitale e questo sarà un passo fondamentale per far circolare sempre meno moneta cartacea nel sistema. Si inserisce in quest’ottica anche il pressing della Bce per quanto riguarda la discussione sulla futura adozione dell’euro digitale.
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Ne parlava in Italia un importante membro italiano della Banca centrale Europa Panetta, che più volte ha sottolineato il vantaggio di utilizzare una moneta controllata dalla Bce e interamente elettronica.
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