Il Fisco italiano è sempre a caccia di indizi per capire chi sono gli evasori e come stanarli.
Il salasso dei tanti bonus erogati durante la pandemia di covid ha spinto il governo a dare un deciso colpo di acceleratore alla caccia agli evasori fiscali. Stanarli è compito della Finanza e dellâAgenzia delle Entrate che sono sempre piĂš agguerrite e sempre piĂš sensibili a qualsiasi elemento sospetto. Strani movimenti sui conti o un uso anomalo del bancomat certamente mettono in allarme il fisco, ma non bisogna sottovalutare neppure il possesso di talune automobili. Infatti lo stile di vita che conduciamo e soprattutto lâautomobile che abbiamo possono essere un forte campanello dâallarme per la macchina degli accertamenti. Eâ il Giornale a lanciare questo allarme sottolineando che proprio alcuni parametri dellâauto che si possiede siano dei veri e propri campanelli dâallarme per la macchina del fisco. Infatti unâauto costringe una famiglia ad un determinato esborso sia al momento dellâacquisto che nel suo concreto esercizio.
Il possesso di unâauto che costringe il nucleo familiare ad un pesante superbollo è sicuramente una delle prime cose che fanno storcere il naso al fisco, se si tratta di un nucleo familiare con un introito modesto. Grande importanza è poi riservata a quei veicoli che oggettivamente dovrebbero essere fuori dalle possibilitĂ di una famiglia media. Roulotte, caravan o auto dâepoca vengono attentamente monitorati dal fisco per valutare se lâimpatto economico di questo tipo di veicoli sia compatibile con la dichiarazione dei redditi di chi li possiede. In definitiva il ragionamento è semplice. Ogni tipo di automobile ha un peso su una famiglia. Se il numero di vetture e la loro tipologia presuppone un peso superiore a quello degli introiti dichiarati ecco che per il fisco qualcosa non quadra.
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E di conseguenza i controlli possono partire.
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Conti correnti, movimentazioni e possibili fonti occulte di guadagno finiranno sotto la lente.
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