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Superbonus: stretta cessione credito, saltano i rimborsi per i cantieri aperti

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Salvatore Dimaggio

La nuova stretta sulla cessione del Superbonus sta spaventando il mondo dell’edilizia. Vediamo perchè.

Il superbonus rischia di essere una trappola. Una vera beffa per i tanti cantieri partiti con superbonus 110%. Il Superbonus è stato confermato dalla manovra finanziaria, ma il decreto antifrodi aveva fatto capire che il Governo voleva cambiare le cose per i ricchi bonus dell’edilizia. Ben 4 miliardi di truffe venute fuori, avevano fatto cambiare atteggiamento all’esecutivo sui ricchi bonus. Ma ora arriva la proposta di una stretta ad una sola cessione del credito e la macchina dei bonus rischia di bloccarsi. Ma il rischio maggiore è per i cantieri aperti. Vediamo che succede. Con la proposta di un limite ad una sola cessione del credito, il bonus diventa molto più complesso da fruire perchè come sappiamo la cessione è la modalità preferita dagli italiani.

Bomba sui cantieri aperti

Il Governo sta lavorando ad una riforma che non solo limita ad una sola le cessioni possibili, ma le rende anche più complesse. Lo scopo è quello di bloccare le truffe, ma per l’Ance questo rischia di bloccare tutto. Ma la vera bomba è per i cantieri già aperti. Per i lavori già in corso, la riforma prevederebbe una sola ulteriore cessione del credito e basta. Ma questo chiaramente urta contro i contratti che committenti da una parte ed imprese dall’altra hanno già posto in essere. Come risolvere questo caos a cantiere già aperto? L’Ance prevede una montagna di cause e non è la sola. Molte aziende di categoria temono che i cantieri aperti senza questo stringente limite non riusciranno ad adeguarsi alle nuove regole e rischieranno di perdere il bonus.

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Nessuno critica la volontà del Governo di stroncare la macchina delle truffe.

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Ma cambiare le regole in corso d’opera è pericoloso.

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