La nuova stretta sulla cessione del Superbonus sta spaventando il mondo dell’edilizia. Vediamo perchè.
Il superbonus rischia di essere una trappola. Una vera beffa per i tanti cantieri partiti con superbonus 110%. Il Superbonus è stato confermato dalla manovra finanziaria, ma il decreto antifrodi aveva fatto capire che il Governo voleva cambiare le cose per i ricchi bonus dell’edilizia. Ben 4 miliardi di truffe venute fuori, avevano fatto cambiare atteggiamento all’esecutivo sui ricchi bonus. Ma ora arriva la proposta di una stretta ad una sola cessione del credito e la macchina dei bonus rischia di bloccarsi. Ma il rischio maggiore è per i cantieri aperti. Vediamo che succede. Con la proposta di un limite ad una sola cessione del credito, il bonus diventa molto più complesso da fruire perchè come sappiamo la cessione è la modalità preferita dagli italiani.
Il Governo sta lavorando ad una riforma che non solo limita ad una sola le cessioni possibili, ma le rende anche più complesse. Lo scopo è quello di bloccare le truffe, ma per l’Ance questo rischia di bloccare tutto. Ma la vera bomba è per i cantieri già aperti. Per i lavori già in corso, la riforma prevederebbe una sola ulteriore cessione del credito e basta. Ma questo chiaramente urta contro i contratti che committenti da una parte ed imprese dall’altra hanno già posto in essere. Come risolvere questo caos a cantiere già aperto? L’Ance prevede una montagna di cause e non è la sola. Molte aziende di categoria temono che i cantieri aperti senza questo stringente limite non riusciranno ad adeguarsi alle nuove regole e rischieranno di perdere il bonus.
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Nessuno critica la volontà del Governo di stroncare la macchina delle truffe.
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Ma cambiare le regole in corso d’opera è pericoloso.
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