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Risparmi sul conto corrente: la guerra te li sta bruciando, la voragine

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Salvatore Dimaggio

La guerra in Ucraina è una vera tragedia e sta sconvolgendo il mondo per le sue implicazioni su scala globale.

C’è chi teme che il conflitto ucraino possa allargarsi a tutta Europa e non pochi paesi stanno correndo ai ripari distribuendo pillole contro l’ avvelenamento da radiazioni. Anche qui in Italia stiamo assistendo a scene drammatiche di persone che fanno incetta di cibo nei supermercati per paura di restare senza di generi di prima necessità.

Ma se tutti questi timori sono perfettamente legittimi, ma sono sempre da declinarsi ad un futuro che speriamo non arriverà mai, il vero problema è che il suo costo la guerra lo ha già avuto. L’inflazione infatti non è altro che una diminuzione del valore reale della moneta. Per fare un esempio pratico €100 con un 6% di inflazione in realtà valgono €96 anche se teoricamente sono sempre la stessa cifra. La stessa cosa vale per i conti correnti degli italiani. La guerra e l’inflazione stanno stritolando i conti correnti degli italiani in una morsa che nessuno fino a pochi mesi fa avrebbe potuto mai immaginare. Ma a quanto ammonta questa stangata? Gli italiani hanno avuto un’inflazione rilevata dall’Istat pari al 6%. Un valore altissimo che non si registra davvero da decenni.

Un terribile 10%

Ma secondo molti economisti questo valore in realtà è stato rilevato prima della guerra e si fanno ipotesi su quella che potrebbe essere l’inflazione attuale aggravata da dallo scenario bellico in Ucraina. Ebbene questa terribile inflazione di guerra potrebbe tranquillamente essere arrivata ormai al 10%. Questo non deve stupire perché anche gli USA ormai si trovano a 10%. Questo vuol dire in soldoni che inflazione e guerra si sono già portati via il 10% dei risparmi degli italiani.

Un impatto durissimo

Se ci facciamo qualche conto in tasca l’impatto è veramente terribile specialmente per un paese messo in ginocchio dal punto di vista occupazionale e dal punto di vista del costo della vita. La paura più forte è per le famiglie più fragili che secondo molti autorevoli osservatori scivoleranno sotto la soglia della povertà. Questo è drammatico in un paese come il nostro che sostanzialmente non prevede delle reti di protezione per i cittadini in stato di bisogno.

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La vera incognita è la durata del conflitto. Quanto possono resistere i risparmi degli italiani ad una erosione così massiccia e duratura? Come possono fare le famiglie di fronte ad un potere d’acquisto che secondo tutti i report diminuisce continuamente?

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