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Fisco

Abusi edilizi, chi li ha commessi inizi a preoccuparsi

Non ci sono buone notizie per chi ha commesso abusi edilizi. Arrivano nuovi metodi per scovare chi truffa e sanzionarlo

(ANSA/NAPOLI)

L’abusivismo edilizio è un problema che attanaglia tutt’oggi il nostro Paese. Non sempre si riesce a contrastarlo efficacemente e questo vuol dire ulteriore spreco di risorse da parte dello Stato. Ma sembra esserci finalmente una svolta.

Non ci sono infatti buone notizie per coloro che hanno commesso abusi edilizi. Arriva la nuova lista nera riferita al catasto che darà una mano fondamentale per scovare coloro che non hanno rispettato la legge. Ecco di cosa stiamo parlando.

Arriva la lista nera per gli abusi edilizi. Ecco cosa prevede

Lo Stato passa al contrattacco e prova finalmente a dare uno scossone alla lotta contro gli abusi edilizi. È nata infatti una lista nera che consentirà a chi effettua i controlli di godere di un valido strumento di controllo e prevenzione.

Si tratta di una nuova banca dati nazionale riferita all’abusivismo edilizio, Questa consiste fondamentalmente a censire le opere abusive presenti sul territorio italiano. Si chiama “Bdnae”, e sta per banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio. Uno strumento che potrebbe fare la differenza.

(Ansa/Roma/Guardia di Finanza)

Il database prenderà in considerazione i dati riguardo gli edifici non dichiarati al catasto, oltre alle modifiche fatte sugli immobili senza alcuna autorizzazione. Ma non solo, la Bdnae sarà utile per effettuare e programmare interventi di demolizione da parte delle autorità competenti, tutti registrati in un’apposita sezione.

Come funziona e quali sono gli obiettivi del Bdnae

Il Bdnae verrà realizzato mediante un sistema informatico che trasmetterà alla “lista nera” tutte le informazioni riguardo le segnalazioni di strutture abusive, inoltrare alle prefetture.  Si tratta dunque di uno strumento dalle grandi potenzialità, ma anche dalle grandi aspettative.

In particolare, la mission sarà quella di censire le strutture abusive, ma non solo. Lo scopo sarà anche quello di realizzare un database consultabile dalle amministrazioni pubbliche che contrastano l’abusivismo, oltre a contribuire alla sicurezza e riqualificazione del territorio.

È previsto l’inserimento in database anche di quelle informazioni riguardo gli illeciti già accertati e puniti. Si tratterà quindi di uno strumento ampiamente aggiornato e molto funzionale, su cui le amministrazioni dovranno puntare molto: sono previste sanzioni fino a 1000€ per i dirigenti o gli impiegati che non aggiorneranno correttamente il database.

Il sistema verrà messo a punto a partire dai prossimi tre mesi. E coinvolgeranno il ministero della Giustizia, il ministero della Cultura, il ministero dell’Economia e delle Finanze e, infine, il ministero della Transizione ecologica.

Gianluca Merla

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