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Animali in condominio: a volte possono essere cacciati, ma c’è il risarcimento

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Salvatore Dimaggio

Alcune volte si può, altre volte è vietato: vediamo che succede agli animali in condominio.

Gli animali ci fanno tanta compagnia e proprio con la pandemia sempre più famiglie hanno adottato un piccolo amico a quattro zampe. Eppure per chi vive in condominio spesso la presenza di animali e motivo di liti e di disappunti. Non si contano i condomini infastiditi degli animali e non si contano quelli che rivendicano il loro diritto sapere un piccolo amico a quattro zampe.

Ma vediamo che cosa dice la legge e soprattutto che cos’è cambiato recentemente. Innanzitutto una grande trasformazione della normativa sugli animali in condominio è stata la legge del 11 dicembre 2012 numero 220. questa legge è stata realmente innovativa perché ha sostanzialmente annullato tutte le norme del regolamento condominiale che prevedessero un divieto per il possesso o detenzione di animali domestici.

Un vero diritto ad averli

Dunque da quando è entrata in vigore questa legge del 2012 qualsiasi regolamento condominiale che proibisca ad una famiglia di avere animali domestici non va più applicato.

Ma di recente la Cassazione è andata oltre stabilendo che l’animale da compagnia è titolare di veri e propri diritti soggettivi un po’ come fosse un essere umano. Insomma con la sentenza del 2013 della Cassazione gli animali non sono più considerati delle cose ma si avvicinano agli esseri senzienti. Dunque assolutamente impossibile proibirne alla presenza nei condomini. Ma attenzione questo non vale per ogni tipo di animale.

Una normativa poco chiara

Infatti resta valida la possibilità di proibire la presenza in condominio di animali esotici. L’attuale normativa in realtà non brilla per chiarezza perché gli animali sono assolutamente leggi in condominio e nessuno può imporre ad una famiglia di disfarsi dell’animale domestico. Gli animali esotici però possono subire questa sorte, ma l’elenco non chiarisce in modo davvero limpido il confine tra animali ammessi ed animali che non lo sono. Ovviamente poi agli animali presenti in condominio si applicano sempre tutte le norme relative alla salute, all’igiene ma soprattutto ai danni arrecati a terzi.

Responsabilità ed aiuti dallo Stato

Infatti il proprietario dell’animale ha una responsabilità oggettiva per qualsiasi danno o lesione a cose o persone. Ovviamente l’animale non può turbare con rumori molesti o odori sgradevoli la quiete condominiale e quando ciò dovesse accadere può essere allontanato a norma di legge. Spesso infatti può capitare che gli animali violino le norme relative al Disturbo del Riposo delle persone, articolo 659 del codice. Ma la legge non si occupa solo di vietare e prevede aiuti concreti. Infatti è confermato per il 2022 il risarcimento delle spese veterinarie con il Bonus animali da 550 euro. Un aiuto in più per chi ospita i piccoli amici.

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