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Unicredit e Intesa SanPaolo: fuga di guerra dalle banche, ipotesi peggiore

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Salvatore Dimaggio

La gente ha paura per la tenuta delle banche italiane a causa della guerra ma soprattutto a causa del default russo.

Non è un mistero per nessuno che questa situazione internazionale sia spaventando i clienti delle grandi banche italiane. Il motivo è molto semplice: le banche italiane sono esposte nei confronti del paese di Vladimir Putin e la guerra rischia di destabilizzare il sistema finanziario internazionale.

È fuori di dubbio che le banche italiane siano accusando un brutto colpo a causa della crisi internazionale voluta dalla Russia. Tanti equilibri rischiano di saltare, ma a scendere di più in borsa sono i bancari.

Il punto sulle banche

Il vero interrogativo è capire se questo può essere un colpo mortale o invece si tratta di una défaillance assolutamente assorbibile dagli istituti.

Cerchiamo di capire cosa sta succedendo. La guerra ha destabilizzato l’economia mondiale ed ha reso ancora più dura l’inflazione. Questo aumenta di molto le probabilità di una recessione mondiale. Addirittura Goldman Sachs in un recente report si è detta sufficientemente sicura che Italia e Germania non solo finiranno in recessione ma potrebbero addirittura trascinare in recessione tutto il resto d’Europa. Oltre al problema della guerra c’è anche quello del default russo con tutte le conseguenze sui creditori tra i quali figurano anche le banche italiane.

Panico: ma è giustificato sulle banche?

I correntisti delle banche giustamente hanno paura perché non sanno a questo punto quanto siano al sicuro i loro soldi. Se su internet ci sono inviti a ritirare i soldi dalle banche, non bisogna però farsi prendere dal panico. Tutti i report emersi sino ad oggi hanno confermato la stessa linea e vale a dire che le banche italiane sono nel complesso solide e che la brutta situazione internazionale non rischia di mandarle KO. Inoltre c’è anche da dire che i depositi fino alla cifra di €100000 sono garantiti dallo Stato. Ma la guerra è uno scenario molto indeterminato e c’è chi teme che un protrarsi ed un acutizzarsi del conflitto potrebbero danneggiare troppo il sistema economico internazionale.

Ipotesi peggiori

Anche mettendo da parte la tenuta delle banche il problema è che una recessione che per molti potrebbe addirittura trasformarsi in una stagflazione rischierebbe di mettere in crisi troppi equilibri. Inoltre c’è anche da dire che la forte stretta annunciata dalla Fed molto probabilmente non farà bene al comparto azionario che potrebbe stornare anche fortemente. Ad ogni modo anche negli scenari peggiori simulati dagli analisti, le banche italiane emergono sempre come solide. JP Morgan ed altri analisti si esercitano nei famosi worst case scenario, ma nulla di preoccupante è sin ora emerso.

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