Questo è un momento molto duro per le famiglie italiane perché prima l’inflazione e poi la guerra in Ucraina erodono il potere d’acquisto.
Sia le famiglie che le imprese sono in difficoltà e tante aziende minacciano concretamente di chiudere la produzione. Il problema per la tenuta economica del paese è forte visto il costo esorbitante delle bollette dell’energia elettrica e del gas e della benzina.
Il Governo è intervenuto su questi fronti con il decreto energia. Ma la nuova “tassa sul cibo” sarà una stangata per tutti, ma vediamo che cosa sta succedendo, anche perchè stavolta è proprio la tenuta sociale del Paese ad essere a rischio.
Con il decreto energia il governo interviene sulle bollette portando da 4 milioni a 5,2 milioni la platea delle famiglie beneficiarie del bonus sociale sulle bollette.
Anche per quanto riguarda i carburanti grazie al Decreto energia il governo interviene abbassando lì di €0,25 fino alla fine di aprile. Una misura certamente importante, ma che può ben poco contro il massacro inflazionistico delle famiglie per vari motivi. Innanzitutto questi bonus riguardano soltanto 5 milioni di famiglie ed in secondo luogo i rincari sono su tutto. Secondo le associazioni dei commercianti mediamente ogni famiglia per i generi alimentari pagherà un rincaro a causa della guerra di circa €1800 all’anno.
Dunque sul cibo e su altri prodotti di prima necessità la guerra arriverà a divorare due stipendi degli italiani. E sia sottolineato che questa cifra è soltanto l’extra che andremo a pagare per la guerra e non tutta la spesa necessaria per il cibo. Per le famiglie questa sarà l’ennesima stangata e la tenuta sociale del paese si annuncia a rischio. Infatti €1800 in più soltanto per il cibo vogliono dire che tante famiglie italiane non saranno in condizioni effettivamente di procurarselo ma dovranno affidarsi alla Caritas o ad altre associazioni che si occupano di sociale per poter mangiare.
Già oggi la Caritas fornisce cibo a tantissimi nuovi poveri. La cifra della stangata da €1826 per ogni famiglia è stata quantificata da Confcommercio. Dunque, una fonte decisamente attendibile. Ma cosa significa tutto ciò? Significa che i vari bonus messi in campo dal Governo Draghi, pur importanti possono poco o nulla contro un’inflazione così pesante e così pericolosa. Difficile arginare rincari così ad ampio spettro che secondo molti osservatori internazionali, tra i quali Goldman Sachs, rendono molto concreto il pericolo di recessione per il nostro paese.
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