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Ritorna il Cashback di Stato: sarà più etico e tramite smartphone

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Salvatore Dimaggio

I Cinque Stelle lo hanno chiesto con forza ma oggi c’è una larga convergenza sul ritorno del Cashback.

Da quando la misura voluta dal governo Conte è stata abolita tanti Italiani hanno chiesto con forza il ritorno del Cashback ma ormai sembrava un capitolo chiuso un po’ come quello del reddito di emergenza.

Sembrava infatti che il Governo non ne volesse più sentire parlare. Invece in Parlamento spunta una nuova forte convergenza su un ritorno di un Cashback fiscale completamente nuovo.

Il nuovo Cashback

Questo nuovo Cashback di natura fiscale sarà focalizzato sulle detrazioni per medicine, analisi assistenza, insomma le varie spese socio-sanitarie che potranno essere dunque oggetto di un recupero da parte del cittadino.

Ma vediamo nel concreto come funzionerà questo Cashback. Sarà lo smartphone il centro di questo nuovo strumento almeno dal punto di vista pratico ed operativo. Sostanzialmente le spese socio sanitarie sostenute ritorneranno al cittadino erogate sul proprio conto e a fare da tramite ci saranno apposite applicazioni per cellulari.

Un ritorno atteso

Dunque i 5 Stelle festeggiano perché il Cashback fiscale è stato sostanzialmente accolto per come era stato proposto. Quindi a sorpresa il Cashback tornerà ma sarà un Cashback focalizzato sulla salute e non in generale sui consumi. Ma d’altra parte non è ancora detta l’ultima parola. Infatti potrebbe anche darsi che il governo decida di ampliare questa nuova piattaforma anche ai consumi in generale. Sebbene su questo punto non ci sia ancora la stessa convergenza rispetto a quella registrata per il Cashback fiscale sulle spese sanitarie, c’è però da dire che il forte crollo dei consumi a causa dell’Ucraina potrebbe far cambiare idea al governo.

Può estendersi anche oltre le spese sanitarie?

Confesercenti parla di un vero e proprio crollo dei consumi italiani perché l’inflazione e la guerra in Ucraina spingono le famiglie a ridurre al massimo i consumi. Di conseguenza sulla spinta delle pressioni di Confesercenti il governo potrebbe anche pensare ad un ampliamento del Cashback anche ai consumi di tutti i giorni. La pressione in questo senso è tanta perchè il crollo dei consumi spaventa gli economisti e fa ricalcolare in forte ribasso le speranze per la crescita del Paese. Dunque se un cashback che vada oltre le spese sanitarie al momento non è escluso, non ci sono neppure conferme vere e proprie.

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