Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Pensioni minime a 650€: i termini della riforma contro la povertà

Foto dell'autore

Salvatore Dimaggio

Una nuova riforma punta dare una boccata di ossigeno a tutti i pensionati che vivono al di sotto della soglia di povertà e sono purtroppo tantissimi.

La guerra in Ucraina ha bloccato tutto il dibattito intorno alla riforma delle pensioni e questo è un gravissimo problema. Ma oggi si lavora a rendere più dignitose le pensioni minime.

Con la tremenda inflazione le misere pensioni minime sono diventate inutili anche per sopravvivere.

Una riforma paralizzata, ma ora si riparte

Si è parlato tanto di flessibilità in uscita ma con la guerra tutto il dibattito è rimasto paralizzato. Ma è anche vero che ormai le priorità del Governo sono altre perché la povertà in Italia è cresciuta in maniera impressionante.

L’inflazione ha reso di colpo tanti italiani molto più poveri e sono soprattutto i pensionati a patire questo stato di cose. Un dato risulta assolutamente allarmante: i pensionati in stato di povertà oggi sono addirittura il 44%. La colpa è di pensioni da fame che molto spesso valgono poco più di €500. Ma il vero scandalo è quello delle pensioni agricole che molto spesso non valgono quasi nulla.

Troppi pensionati poveri

Come si diceva addirittura il 44% dei pensionati oggi è al di sotto della soglia di povertà e quindi diventa determinante che la pensione minima cresca fino a €650. Attualmente la situazione sulle pensioni è veramente critica perché la pensione minima è di 524,35 euro e le pensioni più basse vengono portate a questa cifra con la cosiddetta integrazione al trattamento minimo. Questa cifra già non era sufficiente per vivere prima dell’inflazione ma oggi è diventata praticamente ridicola. Alla luce di ciò ANP-CIA della Puglia chiede con forza che si passi dai €525 di pensione minima a €650.

Le fragilità dei pensionati

Tra l’altro c’è anche un’altra emergenza alla quale mettere riparo. Infatti l’integrazione al trattamento minimo è legge ma soltanto per i pensionati col sistema misto. In parole povere l’integrazione non spetta assolutamente per i pensionati del sistema contributivo. Dunque una situazione assolutamente critica alla quale porre rimedio in tempi davvero brevi. Gli osservatori del mondo delle pensioni auspicano che questo innalzamento della pensione minima possa arrivare al più presto e che ovviamente arrivi per tutti e non solo per i prossimi pensionati. Ma una forte emergenza sociale riguarda anche tutte quelle famiglie povere che non riescono a percepire reddito o pensione di cittadinanza a causa del modo con cui è strutturato l’ISEE.

Impostazioni privacy