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Razionamento: il supermercato può dirti di lasciare alcuni cibi, che fare

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Salvatore Dimaggio

Il razionamento del cibo sembrava una pratica veramente vecchia ed obsoleta da relegare ai libri di storia nelle buie pagine della Seconda Guerra Mondiale.

Purtroppo così non è: la grave situazione internazionale ha fatto tornare tristemente d’attualità il razionamento dei generi alimentari e per i consumatori è un grosso problema: vediamo che cosa sta succedendo.

La guerra in Ucraina e le pesanti sanzioni che la NATO ha imposto alla Russia hanno fortemente destabilizzato l’economia mondiale.

Si rischiano 11 milioni di poveri

La già fragilissima economia italiana probabilmente entrerà presto in recessione e molti economisti parlano addirittura di una probabile impennata della povertà in Italia. Ma il problema più attuale derivante da questa crisi è proprio la gravissima penuria di cibo. Tutti i paesi europei sanno che prima o poi corrono il rischio di dover razionare il cibo ed in Spagna questo timore è già diventato realtà.

I razionamenti sono già partiti in Spagna

Infatti il Governo spagnolo ha legalmente autorizzato i supermercati del paese a razionare il cibo. In pratica un supermercato spagnolo che dovesse rendersi conto di avere riserve troppo scarse di un alimento può legittimamente razionarlo.

Ma anche qui da noi in Italia c’è un supermercato che ha cominciato dei parziali razionamenti e si tratta di Lidl. Lidl, infatti, a causa della penuria di scorte in alcuni punti vendita ha cominciato a razionare alcuni prodotti. In realtà poi i dirigenti del supermercato hanno spiegato che questi momentanei ragionamenti erano dovuti più che altro alla spesa esagerata fatta da alcuni clienti spaventati dai timori della guerra e che le scorte del supermercato erano ancora sufficienti.

Mario Draghi ha detto di prepararsi

Ma il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato che gli Italiani devono prepararsi all’eventualità del razionamento di cibo. Effettivamente alcuni alimenti sono già agli sgoccioli. L’olio di girasole o il lievito hanno poche settimane ancora di scorta dopodiché saranno completamente terminati. Dunque per questi alimenti potrebbe già scattare il razionamento. Ma in che cosa consiste concretamente il razionamento? Il supermercato porrà un tetto massimo all’acquisto di determinati beni per cui se desideriamo ad esempio acquistare tre confezioni di zucchero ci potrebbe venire detto alla cassa che due siamo costretti a lasciarle. Ovviamente razionamenti sono uno scenario tremendo tanto per le famiglie che per le aziende ma se l’attuale situazione di stallo sul fronte ucraino dovesse continuare e se il Governo non riuscissi a trovare linee di approvvigionamento alternative questo purtroppo potrebbe accadere.

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