La guerra in Ucraina e le dure sanzioni imposte alla Russia stanno creando notevoli disagi nei supermercati.
La catena degli approvvigionamenti alimentari è sempre molto fragile e quello che sta succedendo in Ucraina ha fatto saltare numerosi anelli fondamentali di questa catena.
Gli italiani temono il razionamento del cibo e non hanno certamente torto ad avere questo timore. Infatti in Spagna il razionamento del cibo è già cominciato. Il governo spagnolo ha autorizzato i supermercati a razionare il cibo quando lo ritengano necessario.
In Italia un razionamento vero e proprio ancora non è partito, eppure ci sono cibi che già cominciano a scarseggiare e cibi che addirittura aumentano di prezzo fino a raddoppiare. Le associazioni a tutela dei consumatori giustamente sono allarmate perché l’aumento del cibo rappresenta l’ennesima stangata dopo quella di luce gas e carburanti.
Ma vediamo quali sono i cibi più a rischio. L’olio di girasole è l’alimento probabilmente più colpito da questa crisi internazionale. Infatti l’olio di girasole in molte parti d’Italia è arrivato a raddoppiare di prezzo e ci sono zone dove non è proprio reperibile. Secondo gli esperti c’è giusto qualche altra settimana di autonomia per quello che riguarda le scorte nazionali di questo alimento, dopodiché l’olio di girasole in Italia cesserà di essere reperibile.
Ma anche sul lievito c’è un’emergenza simile e non è da sottovalutare. Infatti Olio di girasole e lievito sono importanti non soltanto per le famiglie ma anche per molte aziende alimentari e senza questi prodotti tante aziende della filiera alimentare potrebbero essere seriamente in difficoltà. Ma come possono gli italiani reggere a questo continuo aumento del costo della vita? Le famiglie stanno controllando i consumi al massimo ma questo chiaramente ha un effetto negativo sul PIL e infatti la Confesercenti lamenta come i consumi e il giro d’affari della grande e piccola distribuzione siano veramente nei guai.
Ma per gli italiani lo scenario peggiore resta sempre quello del razionamento e le ultime parole dette dal Presidente Draghi in conferenza stampa lo hanno in un certo senso confermato. Quando Mario Draghi ha fatto la battuta ormai diventata celebre “preferite il condizionatore o la pace?” in un certo senso ho voluto annunciare il rischio concreto di razionamenti e questi ragionamenti non si riferiranno soltanto al gas ma probabilmente avranno a che fare anche con il cibo.
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