Un cambiamento normativo cambia la prospettiva e il peso del Reddito di Cittadinanza, la misura realizzata per aiutare disoccupati in cerca di nuova occupazione. Ecco perché bisogna capire cosa sta succedendo.
Per i percettori di Reddito di cittadinanza c’è qualche preoccupazione in più da mettere in agenda. In verità, non dovrebbe riguardare tutti coloro che beneficiano della misura ideata e creata per affrontare il disagio dovuta alla mancanza di lavoro in attesa di una nuova sistemazione professionale. Ad ogni modo, in questi giorni soffia qualche incertezza dovuta al cambio di norme e di metodo di calcolo per fanno riattivare calcolatrici e numeri. E che inizia a destare qualche problema a chi ogni mese godeva di un sussidio economico e che ora rischia di vederselo decurtato o perfino eliminato.
Con una nota di un paio di mesi fa, l’Istituto nazionale per la previdenza sociale (Inps) ha fatto sapere che valuterà le pensioni di invalidità nel calco della determinazione del reddito familiare. E’ un cambiamento radicale rispetto quanto finora realizzato in materia. Questo potrebbe dire che cambiano le carte in tavola, visto che automaticamente ha degli effetti sul valore dell’Isee, determinante per il calcolo delle somme del Reddito di cittadinanza: una somma di fattori che rischia però di far decadere dal diritto al reddito di cittadinanza, oppure di ritrovarsi una abbassamento di quota notevole rispetto a quanto finora incassato e che ha rappresentato in questi anni una certezza nell’attesa di una nuova occupazione professionale, magari migliore e più stabile.
In passato la pensione dell’invalidità non veniva calcolato e inserito nei computi del reddito di cittadinanza. In sostanza, si può dire, che essa adesso può produrre conseguenze negative per coloro che percepiscono un assegno di invalidità. A questo punto è utile farsi i conti e capire se la diminuzione della sottrazione del reddito di cittadinanza può diventare maggiore a confronto del segno più incassato dalla pensione di invalidità. Purtroppo, non c’è pace nemmeno per questo strumento che dovrebbe garantire un sollievo a chi non riesce a trovare lavoro da sé e dovrebbe essere tutelato dalle istituzioni e invece si trova a lottare per il mantenimento di un diritto.
Un confronto inaspettato tra BTP 2035, BTP 2040 e BTP 2045 che racconta molto più…
È davvero possibile che un improvviso balzo dell’inflazione cambi il destino delle economie di Stati…
Un’Europa che frena e un’America che scalpita: nel 2025 la politica monetaria diventa un terreno…
Un caso che ha acceso un dibattito nei condomini italiani: è possibile sostituire il proprio…
Chi può andare in pensione con il metodo retributivo? Una domanda che continua a generare…
Quando si parla di agevolazioni fiscali legate alla disabilità, le aspettative possono trasformarsi in delusione…