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Bancomat in tilt, “crollo imminente delle banche”, Fusaro spaventa i correntisti

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Salvatore Dimaggio

C’è stato un brutto disservizio sui bancomat di tutta Italia e gli utenti sono arrabbiati e confusi per questo blocco prolungato.

Il fatto è che venerdì 15 aprile erano tantissimi i Bancomat fuori servizio. Dunque pagamenti elettronici ma anche prelievi erano totalmente bloccati ed il panico stava serpeggiando alimentato da internet.

Sulla vicenda è intervenuto con toni estremamente critici Diego Fusaro. Le sue parole hanno fatto il giro di internet ma anche dei giornali.

Il rischio di un crollo del sistema bancario per favorire le criptovalute?

Fusaro si chiede se si tratta di un semplice di servizio oppure se si tratta del tracollo del sistema finanziario per andare verso la fine del denaro contante e l’avvento definitivo delle criptovalute.

Parole forti che come sempre hanno suscitato polemiche e vivaci contrapposizioni. Sappiamo bene che si va verso una progressiva abolizione del denaro contante per contrastare il riciclaggio di denaro sporco e l’evasione fiscale e che i governi e le autorità internazionali si muovono in questa direzione. Ma è davvero possibile che i disservizi dello scorso venerdì siano preordinati ad un piano di questo genere?

E’ uno scenario credibile?

Nonostante i dubbi di Diego Fusaro non vi è alcun elemento a sostegno di questa tesi. Se molti guardano con timore e paura alle criptovalute per la destabilizzazione che potenzialmente potrebbero portare al sistema è vero anche che attualmente non ci sono elementi per sostenere che qualche entità statale o sovrastatale stia lavorando in modo occulto per imporle. Ovviamente legittimo qualsiasi punto di vista, ma allo stesso tempo bisogna comunque cercare di attenersi ai fatti. Lo stesso Fusaro pone questa questione come un dubbio ma come un dubbio inquietante sul quale vale la pena riflettere.

Una provocazione che al momento non trova riscontri

Al momento è difficile comprendere quale sarà il futuro ruolo delle criptovalute e che vi siano dubbi e perplessità è perfettamente normale, ma d’altra parte da qui a pensare ad un crollo voluto del sistema bancario italiano oppure occidentale ovviamente ne corre. Questa clamorosa presa di posizione sembra più che altro una riflessione estrema più che un’autentica previsione fornita di prove. Il personaggio è un filosofo e come tale provocare fa parte del suo lavoro. Una provocazione può anche spingere a riflettere ed a porsi delle domande, ma in questo caso si davvero trattato di un banale disservizio.

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