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Bonus casa: le banche dicono di no ai crediti e i cantieri si fermano del tutto

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Salvatore Dimaggio

Il nodo dei bonus casa è sempre più intricato da sciogliere e dal mondo dell’edilizia lamentele e proteste si sprecano.

Eppure i bonus casa erano stati uno strumento fantastico per far ripartire il complesso mondo dell’edilizia durante la fase peggiore del Covid ma oggi tutto è cambiato.

ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Da quando il governo ha scoperto i 4,4 miliardi di frodi portati avanti grazie al bonus facciate e in generale grazie ai bonus sulla casa tutto è cambiato per il bonus e per il comparto dell’edilizia.

Una forte crisi per il comparto

I bonus sono entrati in forte crisi ma è soprattutto la cessione dei crediti ad essere diventata davvero problematica. Quando il governo ha annunciato la nuova normativa che ripristinava la cessione dei crediti multipla sembrava che fosse tornato il sereno.

Il governo si impegnava a ripristinare la cessione dei crediti multipla fissando un tetto a 3 cessioni che oggi sono diventate 4. Ma la normativa per permettere questa cessione del credito multipla si è rivelata essere così complessa e gravosa che per molti cantieri portarla avanti è diventato un incubo. Sono arrivate anche le sanzioni severissime per gli asseveratori. Per un asseveratore che sbaglia ci sono fino a 5 anni di carcere.

Controlli sempre più asfissianti

E poi i controlli sempre più intensi e cavillosi. Alla fine Poste Italiane ha cominciato a dire che l’accettazione dei crediti sarebbe diventata molto più lunga e complessa e che ha i crediti dubbi sarebbe stato risposto direttamente di no. Praticamente ogni giorno che passa qualche altra banca si unisce a questa vulgata e Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno fatto sapere che vanno verso il blocco della cessione dei crediti.

Le banche dicono di no ai crediti

Ma bisogna sottolineare come i bonus casa esistono proprio grazie alla cessione dei crediti e senza di essa il comparto si ferma. Le proteste non sono mancate e si chiede a gran voce al governo di snellire la procedura per far ripartire l’accettazione della cessione dei crediti, ma attualmente il governo sembra più concentrato sul impedire le frodi. È difficile capire allo stato attuale come può evolversi questa situazione ma dal mondo dell’edilizia fanno sapere che lo stop alla cessione dei crediti unito ai folli rincari del i costi delle materie prime possono seriamente bloccare il mondo dei bonus e tanti cantieri già sono rimasti a metà.

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