La normativa sul Reddito di cittadinanza disciplina la possibilità di recedere dal bonus: ecco come fare e cosa accade subito dopo.
Il Reddito di Cittadinanza è una misura di sostegno per i cittadini e cittadine italiani a rischio povertà. Una misura adottata dall’allora governo guidato da Giuseppe Conte per fronteggiare la precarietà lavorativa di milioni di persone italiane, proiettarle verso il mondo del lavoro, formandole e allo stesso offrendo loro una possibilità concreta di trovare una nuova posizione lavorativa. Ruolo centrale in tutto questo lo hanno i centri per l’impiego, titolare del servizio di raccolta degli elenchi dei percettori del Reddito di Cittadinanza e con il ruolo di indirizzare le persone per nuove occasioni lavorative o di formazione. Il Reddito di Cittadinanza è entrato nel nostro sistema da oltre due anni, già prima del Covid.
In tutto questo, è possibile rinunciarvi. Ecco cosa accade.
Qualora una persona decida di fare retromarcia e rinunciare al Reddito di Cittadinanza è necessario che compili un determinato modulo, denominato SR183. Di fatto, coincide con quello che viene utilizzato per rinunciare alla pensione di cittadinanza. Si otterrà una decadenza, dunque, che avrà ricaduta su tutti i componenti del nucleo familiare. Solitamente i tempi sono piuttosto ristretti: dal momento dell’invio, passa poco tempo e i soldi si congelano. Chiaramente, ciò che si è ricevuto finora non verrà perso, a differenza di quanto deve arrivare nel futuro che non ci sarà più. Un’altra circostanza è interessante affrontare: quella di chi vuole fare retromarcia e riprendere il bonus, magari a causa della nuova perdita del lavoro. In questo caso è possibile riottenere il Reddito di cittadinanza.
E’ possibile ricevere un doppio beneficio economico? La risposta sta tutto nel capire come si può accedere alle possibilità che lo Stato mette a disposizione su uno strumento ricco di burocrazia. Il Reddito di cittadinanza si può dividere tra i membri della famiglia che siano maggiorenni. Ma da alcune condizioni: che il beneficio dell’aggiunta nel venga richiesta nel mese stesso in cui viene fatto la manda, oppure nel mese subito dopo e sia maggiore a 200 euro. Se la richiesta è fatta nello stesso momento allora verranno emesse più carte di credito, pari a quelle dei membri della famiglia. Se fatta dopo, al di là del reddito già incassato, la somma erogata sarà quella già ricevuta.
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