Gli italiani temono di restare senza prodotti primari come la farina e l’olio. E già in alcuni Comuni è già corsa agli scaffali dei supermercati.
Come accadde esattamente due anni per l’inizio della pandemia da Coronavirus ad essere presi di mira per primi sono stati gli scaffali dei supermercati. La paura è il sentimento che per primo si affianca agli italiani i quali temono di restare senza i beni primari.
Dunque, anche questa volta, lo scenario è stato simile al passato: code e file alle casse per accaparrarsi fino all’ultimo prodotto. Il copione si è ripetuto anche in questi giorno dopo l’inizio della guerra tra Ucraina e Russia.
E’ vero che i prezzi di molti prodotti come verdura, carne, formaggi sono cresciuti del 30 per cento circa rispetto ad un mese fa. Ma questo, in realtà, non è un sintomo del fatto che stiamo per imbatterci in una carenza di indisponibilità dei prodotti. A riguardo anche Federdistribuzione e il premier Mario Draghi hanno voluto chiarire che il rischio non esiste. Anche se, come è stato possibile vedere, abbiamo assistito alle scene di scaffali vuoti e supermercati deserti. I razionamenti dei prodotti avvengono perché il nostro Paese ha un tasso livello di dipendenza dall’Ucraina per ciò che riguarda l’olio di girasole. In verità l’Ucraina è il principale produttore di girasoli sul pianeta con percentuali molto alte: il 60 per cento della produzione e il 75 per cento dell’export. Numeri altissimi che, a causa della guerra, hanno fatto schizzare i prezzi alle stelle. Tutto unito al fatto che gli autotrasportatori in questi giorni stanno protestando, rallentando notevolmente gli arrivi.
I razionamenti si possono notare già in alcune catene di supermercati di Treviso, Caserta, Liguria ma anche in altre zone dell’Italia: manca l’olio di semi di mais. Ad esempio, in alcuni supermercati è possibile comprarlo al massimo due per ogni scontrino, oppure due bottiglie per ogni nucleo familiare. Altrove invece ci sono limitazioni di quattro pezzi per carta socio per l’acquisto di semi di girasole, farina e zucchero.
Una verifica fiscale a tappeto su migliaia di titolari di Partita IVA in regime forfettario…
All'inizio si presenta un quadro intrigante, fatto di numeri e di volti: un sostegno importante…
Una vicenda sorprendente svelata dall’Arbitro Bancario Finanziario: un cliente aveva versato una cauzione consistente e…
Un confronto inaspettato tra BTP 2035, BTP 2040 e BTP 2045 che racconta molto più…
È davvero possibile che un improvviso balzo dell’inflazione cambi il destino delle economie di Stati…
Un’Europa che frena e un’America che scalpita: nel 2025 la politica monetaria diventa un terreno…