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Bancomat: truffe e Fisco mettono nei guai troppi italiani, l’abitudine peggiore

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Salvatore Dimaggio

Utilizzare il bancomat è un gesto assolutamente normale e quotidiano per quasi tutti gli italiani.

Si tratta di qualcosa di assolutamente naturale e che rientra nella vita di tutti i giorni.

ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Eppure proprio per questo il Bancomat è nel mirino tanto del fisco che dei truffatori. Cominciamo con le nuove insidiose truffe che si stanno registrando ai Bancomat.

Truffe molto insidiose

Le forze dell’ordine stanno segnalando in tutta Italia truffe di vario genere. Innanzitutto ci sono dispositivi abilmente nascosti negli sportelli bancomat che riescono a leggere il codice della nostra card.

Riconoscerli non è molto semplice perché sono nascosti davvero bene. Non mancano nemmeno le micro telecamere in grado di leggere il codice che gli digitiamo durante i prelievi. Questo per non parlare di trucchi più vecchio stile con complici che distraggono il malcapitato per sostituire la card. Insomma quando siamo al bancomat dobbiamo stare particolarmente attenti sia allo sportello ma anche alle persone che abbiamo intorno. Ma quando siamo al bancomat è importante stare attenti anche al fisco.

Ogni prelievo è monitorato dal Fisco

Infatti con la cosiddetta super anagrafe dei conti correnti il Fisco può monitorare in modo estremamente accurato il nostro movimento bancomat e soprattutto esaminarlo nel tempo. L’Agenzia delle Entrate con la sua nuova intelligenza artificiale può monitorare una montagna di dati e può scoprire per esempio se un contribuente preleva troppo troppo poco in relazione alla sua dichiarazione dei redditi. Può anche scoprire se un correntista sta troppo tempo senza prelevare danaro. Insomma qualsiasi abitudine che possa apparire strana all’Agenzia delle Entrate attiverà immediatamente dei controlli. Si tratta di strumenti molto raffinati e particolareggiati che riescono ad entrare nelle abitudini più intime dei cittadini proprio utilizzando il bancomat.

Come evitare fastidi

Si tratta sicuramente di strumenti preziosi per ridurre la dolorosa piega dell’evasione fiscale ma per i tanti cittadini onesti si tratta anche della possibilità di attivare controlli fastidiosi e seccanti assolutamente senza motivo. Dunque davvero il caso di evitare comportamenti che possano essere interpretati dell’intelligenza artificiale come anomali. Dunque il comportamento dei cittadini al Bancomat deve essere più regolare ed equilibrato. Non dobbiamo sentirci spiati dal Fisco, ma è anche vero che comportamenti anomali possono far facilmente scattare controlli automatizzati. Infatti il flusso dei dati di conti correnti e bancomat e nelle mani di un’intelligenza artificiale che può facilmente confondere abili tecniche dissimulatorie degli evasori con “disordine” del cittadino onesto.

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