Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Legge 104, quanti giorni di riposo ti spettano veramente

Foto dell'autore

Edoardo Corasaniti

La disciplina per la legge 104 prevede che al lavoratore spettano alcune ore di permesso. Ma bisogna stare attenti a cosa succede in alcuni casi.

(Pixabay)

La legge 104 è la misura che lo Stato ha previsto per coloro i quali soffrono di una malattia o che hanno bisogno di alcune ore o giorni di permesso per uscire dal lavoro. In particolare, si tratta del lavoratore che chiede permessi per assistere un familiare con disabilità. Naturalmente ne hanno diritto i dipendenti pubblici, i quali hanno diritto a chiedere diversi giorni durante il mese. Per l’esattezza, sono tre, che ad ogni modo possono essere divisi.  Bisogna stare attenti a questa disciplina perché, in caso di errore o indebita percezione, si possono avere delle conseguenze molto gravi tra cui anche il licenziamento.

Ore di permesso per i dipendenti con la 104

(Pixabay)

A governare la materia sul tema è il Contratto collettivo di lavoro. Il Ccnl prevede che siano tre i giorni di permesso concessi per i dipendenti pubblici. In totale, dunque, sono 18 ore in totale le ore a disposizione per i lavoratori della Pubblica amministrazione.  Diverso è invece se i diritti della 104 spettano per un problema che riguarda se stessi. I giorni a disposizione sono sempre tre ma si possono sfruttare le 18 ore mensili che però maturano in maniera diversa rispetto a chi sta accanto ad un disabile.

Legge 104: la disciplina per i caregiver

(Pixabay)

Forse non tutti sanno che coloro i quali assistono un parente con gravi handicap possono accedere ad alcune agevolazioni di diverso tipo. Tra queste, ai sensi della legge 104, alcune che riguardano la fase finale del rapporto di lavoro in essere da parte del caregiver, figura molto nominata negli ultimi anni ma più che altro per il Covid: sono coloro che assistono i pazienti con disabilità e che, dunque, hanno bisogno di assistenza legale e giuridica per adempiere al meglio questo ruolo che lo Stato riconosce. Insomma, per i caregiver sono previste agevolazioni in fase di pensionamento. Due le misure che il legislatore ha sviluppato e che consentono di accedere alle agevolazioni: l’Ape Sociale e la quota 41.

Impostazioni privacy